Pierpaolo e Romeo. Un’ordinaria storia di chat di Marco Antonio D’Aiutolo

Due uomini, una chat ed un incontro casuale, fortuito, nato nell’arena mediatica di un noto social network. Una conoscenza virtuale a cui farà seguito una relazione reale fra i due, all’interno della quale troveranno spazio la carnalità, i sentimenti, le responsabilità ed il peso delle scelte che entrambi saranno chiamati a compiere.

Capita a tutti di fare incontri importanti nella vita, incontri capaci di mostrare parti di noi stessi ancora sconosciute o soltanto sopite, ma in grado di fare la differenza nel difficile percorso della maturazione personale, così come nel processo di individualizzazione di junghiana memoria.

Marco Antonio D’Aiutolo , nel suo "Pierpaolo e Romeo. Un’ordinaria storia di chat" (Il Violino Edizioni, 2012) pone i suoi protagonisti a bordo di queste difficili montagne russe esistenziali, narrando una vicenda che ci riguarda tutti, qualunque sia il nostro orientamento sessuale. Sullo sfondo c’è Roma, con i suoi sorprendenti colori, la variegata e respinta umanità, le piogge torrenziali, i problemi nel trovare parcheggio e i rifugi sul litorale: una città spersonalizzante che può diventare nostra con la colonna sonora giusta, magari proprio con quel Clair de lune di Debussy appena diffuso dallo stereo.

Marco Antonio D’Aiutolo, autore emergente ma non nuovo alle prove letterarie, con una scrittura diretta, giovane e, per questo motivo, in divenire, ci racconta la storia di Pierpaolo e Romeo, due uomini che forse non hanno ancora incontrato l’amore della loro vita, ma che sicuramente hanno capito quante possibilità essa possa offrire.