Se amate gatti e libri e avete la possibilità di fare una passeggiata nel centro storico di Pistoia, oltre ad ammirare il bel duomo e il battistero in marmo policromo, ricordatevi di fare un salto alla libreria Edison in via degli Orafi. Certo, non avreste avuto bisogno della mia raccomandazione: se siete veri bibliofili, sicuramente non potete astenervi da una visita approfondita a ogni libreria che incontrate sul vostro cammino.
La libreria Edison, però, ha una marcia in più rispetto alle altre, perché, appollaiato fra i suoi scaffali, acciambellato in una delle sue poltrone o seminascosto accanto a uno dei PC di servizio, vi si può incontrare un alter ego di quel Dewey le cui gesta sono state raccontate dalla sua padrona nei due best seller “Io e Dewey” e “Le nove vite di Dewey”, nonché, più recentemente, nel breve e semplice libro per bambini “Un Natale con Dewey”. Chissà se Pippo, il “Dewey di Pistoia”, arriverà un giorno alla stessa notorietà del suo illustre predecessore?
Il nome completo di Pippo è Filippo Cesare Cecconi e la sua padrona Consuelo è ormai abituata a vederlo uscire tutte le mattine alla stessa ora. Sa dov’è diretto: verso le comode e calde sale della libreria Edison, dove trascorre tutta la sua giornata girellando indolente o accomodandosi a meditare fra libri di ogni genere (ma pare prediliga l’archeologia) fino all’ora di chiusura, quando non è raro che la sua padrona arrivi a “recuperarlo”, magari con gli occhi già “abbottonati” dal sonno.
Non stupitevi, quindi, se frequentate questa libreria pistoiese, di incontrare un gatto che vi guarda con occhi sornioni e penetranti, quasi volesse consigliarvi un libro da acquistare. Lo troverete, di solito, al piano superiore, o occasionalmente appollaiato sulla cassa, quasi volesse controllare la correttezza dei pagamenti. Non cercatelo, però, al bar, che non risveglia in lui il minimo interesse. Sentitevi liberi di accarezzarlo, coccolarlo, fotografarlo e fargli molti complimenti: sono tutte attenzioni che Pippo gradisce non poco. A noi gattofili, però, piace pensare che la sua massima soddisfazione sia vedere qualcuno che, inizialmente entrato per salutarlo e ammirarlo, rivolga poi la sua attenzione ai volumi in vendita e finisca per uscire dal negozio con in mano un testo di filosofia o un romanzo che ha particolarmente colpito la sua fantasia. Probabilmente non succede di rado.
Se poi volete portarvi a casa un souvenir di questo felino amante dei libri, potete farlo: infatti, dopo essere stato oggetto di alcuni articoli di giornale, il nostro Pippo è stato immortalato dal pittore Nico Paladini in un delizioso disegno che potrete trovare in libreria sotto forma di cartolina e sulla copertina di un breve libricino di 20 pagine, scritto dalla sua padrona Consuelo e intitolato “Is the cat on the table? No, he’s on the book! - Biografia di Filippo Cesare Cecconi, gatto bibliofilo”. Il ricavato dalla vendita di questo libretto è destinato al Gattile di Pistoia, e questo è già un ottimo motivo per acquistarlo. L’argomento, ovviamente, è la storia di Pippo, il suo difficile passato e vari, divertenti aneddoti. Stranamente non si approfondisce il suo rapporto con la libreria, e, anzi, alla fine si ha l’impressione che il racconto sia stato concluso in fretta per mettere velocemente in vendita il libretto. Lo stile di scrittura, però, è brioso e spiritoso, e il mio consiglio è di non fermarsi qui e continuare a raccontare la storia di Pippo: potrebbe risultarne un “Io e Dewey” italiano...
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Pippo, quasi un Dewey di casa nostra: il gatto della libreria Edison di Pistoia
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