È di nuovo emergenza professori nelle scuole italiane, che si apprestano proprio in questi giorni ad affrontare un nuovo anno scolastico.
Durante la presentazione del programma del nuovo Governo M5S-Pd a opera del premier Giuseppe Conte sono emersi i numerosi e devastanti problemi della scuola italiana. Dispersione scolastica troppo elevata, cattedre vacanti, scarsa retribuzione dei docenti, assenza di candidati, ma soprattutto davvero troppi, troppi supplenti.
Sembra proprio fuori controllo il problema del precariato nelle scuole italiane: secondo le fonti de Il Sole 24 Ore si parla di “122mila supplenze, una ogni sette cattedre. Ma alcune stime sindacali arrivano a 170-200mila."
Per quanto riguarda le assunzioni sembra che soltanto il 30% di nomine, delle 53.627 cattedre totali che il Mef ha autorizzato a coprire con incarichi a tempo indeterminato, risultino andate a buon fine.
Sono migliaia e migliaia, in Italia, i posti vuoti per assenza di candidati. Come è possibile, dal momento che altrettante migliaia di persone si affannano ogni anno a recuperare crediti, cercare di aumentare i propri punteggi in graduatoria, partecipare a tutti i concorsi possibili a disposizione? I dati di Flc Ggil, relativi soltanto all’anno scorso, sono disarmanti: 56mila posti dell’organico di fatto sono diventati 114mila supplenze fino al 30 giugno.
La crisi è talmente grave che a Bruxelles l’Unione europea minaccia di avviare una procedura d’ infrazione nei confronti dell’Italia per abuso reiterato di precariato scolastico.
Per come stanno le cose oggi l’assunzione di nuovi supplenti si rende purtroppo necessaria perché per quanto riguarda l’inserimento di insegnati in cattedra persistono tutta una serie di problemi che generano letteralmente il caos: all’ incapacità di programmazione da parte del Miur si aggiunge un sistema di immissioni in ruolo degli insegnanti confusionario e disfunzionale, che divide le assunzioni per metà dalle graduatorie a esaurimento e per l’altra metà dai concorsi. Senza contare il fatto che diverse classi di concorso delle graduatorie ad esaurimento sono esaurite.
Quali soluzioni per riempire i vuoti d’organico?
Di sicuro è necessario promuovere concorsi trasparenti, mirati al riconoscimento del valore, dell’esperienza e del merito. Il nuovo ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti (M5S) si impegna a intervenire entro il 2020. Si potrebbe ipotizzare da parte sua l’ eliminazione di percorsi abilitanti speciali (Pas) e probabilmente l’organizzazione di un maxi-concorso che preveda una corsia preferenziale riservata ai precari storici. La manovre del nuovo Governo saranno volte, nel campo dell’istruzione, anche a favorire l’ abilitazione dei docenti e a riempire i vuoti d’organico.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Precari scuola: l’Ue pronta alle sanzioni, troppi supplenti e cattedre vacanti in Italia
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