Prima dell’Apocalisse di Adèle Bourget Godbout e Réal Godbout

Assolutamente originale, innovativo, facile e difficile ad un tempo, questo grande albo colorato che sulla copertina racconta con precisione l’evoluzione delle specie partendo dal mitico mondo infestato dagli enormi dinosauri, così di moda presso i ragazzini di oggi, risalenti a milioni di anni fa, ma nelle sei strisce ecco rappresentato il passaggio dalla preistoria, passando per le fasi che tutti ben conosciamo, mondo antico, cristianesimo, crociate, Rivoluzione francese, colonialismo, guerre mondiali, fino al ritorno dei giganteschi dinosauri, che però hanno acquisito usi e costumi del nostro mondo scomparso.

Ed eccoci alla storia raccontata da Adèle Bourget-Godbout e illustrata da Réal Godbout, nell’ottima traduzione italiana di Paolo Cesari. La piccola narratrice è una dinosaura, che vive la vita dei bambini di oggi, dalla mamma che da piccola le leggeva le fiabe, Cappuccetto Rosso per intenderci, alla passeggiata con la dinosaurina Nina, tenuta al guinzaglio, e poi le giostre, la partita di calcio, il comizio del sindaco, la visita al dentista del fratello/dinosauro che mangia troppe caramelle, il teatro dei burattini, il dinosauro suonatore di violoncello fuori dal parco, e poi un profeta, una sorta di stilita, forse vecchio di cinquecento anni, che preconizza

“l’imminente fine del nostro mondo, così tutti si prendono gioco di lui”.

Nello strano mondo della piccola narratrice arrivano con una nave delle persone diverse e sofferenti che lei vorrebbe incontrare ma la mamma glielo impedisce:

“Ha detto che quella gente è pericolosa, perché non viene da qui”.

La vicina di casa, una vecchia megera, mette in ansia tutti, convinta di un pericolo immanente, dicendo che occorre agire presto, anche se la piccola non capisce il perché. A lei piacerebbe partire per una meta lontana, ma ignora cosa l’attenda alla fine del viaggio, forse potrebbe volare sulla luna, o forse capirebbe di più visitando un museo di antichi progenitori o assistendo ad un documentario sugli animali scomparsi…

La nascita, la vita, la morte, l’origine del mondo, la divinità, tutto è condensato nelle immagini straordinarie disegnate con cura attentissima ad ogni particolare realistico e fantastico insieme, fino alla tavola più stupefacente ed intrigante, posta alla fine del libro: il papà della piccola tiene in mano il quotidiano, L’Echo du Crétace, in cui si parla di una sensazionale scoperta: gli strani disegni trovati dagli scienziati sulle rocce possono venire da un mondo lontano, scomparso, alieno: in realtà sono le immagini di due umani, uomo e donna, nudi, con un casco, novelli Adamo ed Eva.
Bellissima questa storia, piena di allusioni al mondo che è stato, a quello che verrà forse, la suggerirei piuttosto a lettori adulti; ma forse i piccoli dotati di immaginazione fervida come la piccola dinosaura narratrice, saranno in grado di capirla ed apprezzarla meglio di noi, con l’ingenuità e l’assenza di pregiudizi tipiche dell’età.