Come tornare a scuola è stata una preoccupazione costante di questi ultimi mesi, per alunni, genitori, professori e per chi a livello ministeriale ha avuto il compito di individuare una soluzione per consentire a bambini e ragazzi di sedersi nuovamente sui propri banchi.
La prima campanella suona oggi, 14 settembre quasi per tutti: Campania, Abruzzo, Basilicata, Friuli, Sardegna, Puglia e Calabria hanno deciso di posticipare il rientro in aula (anche a causa delle operazioni elettorali in programma).
In aula, però, in molti erano rientrati già dal 1° settembre per il recupero delle lezioni e a fine agosto il Comitato Tecnico Scientifico aveva finalmente dato una risposta definitiva alla domanda più diffusa: come comportarsi con la mascherina?
Scopriamo insieme le indicazioni fornite dal Governo e le date del ritorno a scuola delle varie regioni.
Niente mascherina al banco se si rispetta la distanza di un metro
In aula si dovrà mettere la mascherina? Il Comitato Tecnico Scientifico si è riunito ieri per dare una risposta: i ragazzi potranno stare seduti al banco senza mascherina solo se tra di essi ci sarà la distanza minima di almeno un metro.
Anche prima della decisione definitiva, le indicazioni degli esperti sembravano propendere per la differenziazione delle disposizioni in base all’età degli studenti: niente mascherina per i bambini da 0 a 6 anni; agli alunni delle elementari sarà concesso toglierla al banco e solo se viene rispettata la distanza di un metro.
Ecco, secondo il CTS, cosa potranno fare gli alunni in tutti i contesti di condizione statica:
- Scuola primaria: per favorire apprendimento e sviluppo relazionale, i bambini potranno rimuovere la mascherina rispettando la distanza di almeno un metro, purché non si tratti di situazioni che prevedano la possibilità di aerosolizzazione, come il canto.
- Scuola secondaria: anche in questo caso, in contesto statico e a distanza di almeno un metro, la mascherina potrà essere rimossa.
Altre misure
La mascherina è però soltanto una delle misure di prevenzione che andranno attuate in ambito scolastico, tra sanificazioni, ricambi d’aria e scrupolosa attenzione all’igiene degli ambienti e personale.
In tutte le zone di passaggio, inoltre, sarà obbligatorio indossare la mascherina ed evitare gli assembramenti.
A questo si aggiungono altre due misure:
- Ingressi scaglionati
Il Comitato Tecnico Scientifico ha rassicurato genitori e studenti: gli ingressi scaglionati sono sì raccomandati, ma nessuno dovrà essere in aula, come temuto, alle 7 del mattino. - Aumenta la capienza dei mezzi pubblici
Ridotta a un terzo per l’emergenza sanitaria, la capienza dei mezzi è stata ampliata a un coefficiente di riempimento non superiore all’80%, con una maggiore riduzione dei posti in piedi rispetto a quelli seduti.
Resta, ovviamente, l’obbligo di indossare la mascherina; e dei dispenser per la distribuzione di igienizzante dovranno essere collocati su tutti i mezzi. - Referente COVID
Per garantire una gestione tempestiva di situazioni a rischio e intervenire qualora in aula dovesse trovarsi un alunno positivo al virus, è stato istituito un referente apposito.
Come ha sottolineato la Ministra Azzolina nella lettera inviata a docenti, presidi e personale scolastico, però:
"Il quadro di una pandemia non è fotografia, non è statico, e al mutare delle condizioni la politica può e deve prendere nuove decisioni".
In base all’evolversi della situazione sanitaria, dunque, l’uso della mascherina potrà essere imposto anche ai bambini, anche in situazioni statiche e pur rispettando la distanza minima di un metro.
Intanto, conferma Azzolina, in Italia si continua a lavorare per eliminare le classi sovraffollate, con un piano pluriennale da "immaginare e realizzare", che investa sull’edilizia scolastica grazie alle risorse del Recovery Fund per migliorare le condizioni delle scuole.
Primo giorno di scuola: non per tutti il 14 settembre
Il calendario scolastico 2020/2021 è ormai definito, ma il primo giorno di scuola non cade per tutta Italia il 14 settembre. La data imposta dal Miur, infatti, si è presto scontrata con le necessità e l’autonomia delle singole regioni, che hanno dovuto fare i conti anche con le elezioni imminenti.
Il 14 settembre è dunque il primo giorno di scuola in tutta Italia, ma non per le seguenti regioni e provincie:
- Per la provincia autonoma di Bolzano le lezioni sono già iniziate una settimana fa, il 7 settembre.
- Friuli Venezia Giulia: 16 settembre.
- Sardegna: 22 settembre.
- Puglia, Calabria, Abruzzo, Basilicata e Campania: 24 settembre.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Primo giorno di scuola 2020: come funziona? Distanziamento, mascherine e date rientro
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