Nella lingua italiana i pronomi personali possono essere soggetto, complemento o riflessivi in base alla funzione che hanno all’interno della frase. Non sempre è facile capire quali sono i pronomi personali soggetto, quali quelli complemento e quali quelli riflessivi.
Non è neppure scontato o semplice capire come usarli correttamente all’interno della frase. Per questo motivo alcune volte può capitare di avere dei dubbi e per aiutarvi a chiarirli vi proponiamo questa breve guida che spiega la differenza tra questi tipi di pronome personale e come usarli nel modo giusto.
Iniziamo chiarendo che, in generale, i pronomi personali all’interno della frase hanno la funzione di rappresentare la persona che parla, quella a cui si parla o la persona, l’animale o l’oggetto a cui ci si riferisce, sostituendo il nome ed evitando di ripeterlo.
In pratica i pronomi indicano la funzione che persone, animali o oggetti hanno nella frase come soggetti o come complementi (dunque oggetti) dell’azione espressa dal verbo.
I pronomi sono differenti al numero (singolare o plurale) e al genere (maschile o femminile) del soggetto o dell’oggetto a cui ci si riferisce.
Pronomi personali soggetto: quali sono?
I pronomi personali soggetto sono quelli che indicano la persona che effettua l’azione espressa dal verbo e, al contrario di altre lingue, nella frase possono essere spesso sottintesi perché dal verbo si capisce già il soggetto dell’azione.
I pronomi personali soggetto sono i seguenti:
- io (prima persona singolare);
- tu (seconda persona singolare);
- egli/esso (terza persona singolare maschile);
- ella/essa (terza persona singolare femminile);
- noi (prima persona plurale);
- voi (seconda persona plurale);
- essi (terza persona plurale maschile);
- essa (terza persona plurale femminile).
Benché le forme canoniche previste per la terza persona singolare maschile sia egli e per la terza persona singolare femminile sia ella, in realtà nella lingua parlata spesso si usano al loro posto “lui” e “lei”, a volte anche riferito ad animali.
Pronomi personali complemento: quali sono?
I pronomi personali complemento, invece, si usano quando la persona, l’animale o l’oggetto che rappresentano ha una funzione diversa da colui che compie l’azione, dal soggetto della frase.
In sostanza, questi pronomi vengono utilizzati quando colui che è rappresentato subisce l’azione del verbo, dunque in funzione di complemento oggetto o complemento di termine oppure di un altro complemento indiretto.
I pronomi personali complemento si dividono in forme forti (o toniche) e forme deboli (atone), dove le prime hanno un proprio accento che le mette in risalto all’interno della frase; le seconde mancano di accento e si appoggiano al verbo che le segue.
Le forme forti di pronomi personali soggetto sono le seguenti:
- me (prima persona singolare);
- te (seconda persona singolare);
- lui/esso/sé (terza persona singolare maschile);
- lei/essa/sé (terza persona singolare femminile);
- ciò (terza persona singolare neutra);
- noi (prima persona plurale);
- voi (seconda persona plurale);
- loro/essi/sé (terza persona plurale maschile);
- loro/esse/sé (terza persona plurale femminile).
Le forme deboli, invece, sono le seguenti:
- mi (prima persona singolare);
- ti (seconda persona singolare);
- lo/gli/ne/si (terza persona singolare maschile);
- la/le/ne/si (terza persona singolare femminile);
- ci (prima persona plurale);
- vi (seconda persona plurale);
- li/ne/si (terza persona plurale maschile);
- le/ne/si (terza persona plurale femminile).
Pronomi personali riflessivi: quali sono?
Infine, i pronomi personali riflessivi sono quei pronomi che si usano con quei verbi in cui l’azione si riflette sul soggetto.
Un esempio potrebbe essere la frase “mi lavo le mani”, in cui io compio l’azione di lavare le mani su me stesso, ossia me le lavo da solo.
I pronomi personali riflessivi sono i seguenti:
mi/me (prima persona singolare);
ti/te (seconda persona singolare);
si/sé (terza persona singolare);
ci/noi (prima persona plurale);
vi/voi (seconda persona plurale);
si/sé (loro) (terza persona plurale).
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Pronomi personali soggetto, complemento e riflessivi: quali sono?
Lascia il tuo commento