Il ministro dell’Istruzione torna ancora una volta a parlare della regionalizzazione della scuola e afferma che riuscirà a convincere i sindacati a procedere in questa direzione. Sulla questione regionalizzazione la posizione di Lega e 5stelle non è mai stata concorde, anche se Bussetti ha dichiarato che non c’è una bocciatura netta su tutta la linea da parte dei membri del Movimento sulla regionalizzazione e che, per trovare il modello giusto da proporre, si sta guardando a Trentino e Valle D’Aosta. Domani dovrebbe tenersi a Palazzo Chigi un vertice sulla regionalizzazione. Ma cosa cambierebbe, a livello concreto, per i docenti? Vediamo come sarebbero i concorsi in caso di regionalizzazione.
Regionalizzazione e concorsi: come funzionerebbe?
Cosa accadrebbe ai concorsi se la scuola subisse un processo di regionalizzazione? Ce lo spiega il botta e risposta tra il ministro Bussetti e altri membri della maggioranza di governo appartenenti ai 5stelle che non sono daccordo con questo procedimento nell’ambito della scuola.
Dopo l’ultima affermazione di Bussetti sul fatto che la regionalizzazione si farà, infatti, hanno ribattuto una serie di membri del movimento spiegano le ragioni per cui l’altra metà del governo non darà mai il consenso a chi ha ideato questo piano se esso rimane così com’è. Con la regionalizzazione della scuola anche i concorsi sarebbero regionali, il che porterebbe a una serie di disparità sia per ottenere le cattedre che, in seguito, per gli stipendi.
Bussetti ha ribattuto che “i concorsi regionali sono la norma nelle regioni sopra citate (Trentino e Valle d’Aosta), ma i bandi regionali sono spesso mera riproduzione dei bandi nazionali. Mi spiega quale sarebbe il problema?”.
L’idea che sta dietro un possibile accordo tra governo e sindacati comprende anche i PAS: la senatrice Granato ha affermato che, qualora i sindacati dovessero cedere sulla regionalizzazione in cambio dei PAS, “non venite a dare la colpa al Movimento 5 Stelle ma a chi dice di rappresentare la Scuola e ogni giorno sui tavoli delle trattative ne svende un pezzo”. La donna ha rivolto un appello anche ai docenti parlando di mettersi contro i precari che non vogliono un concorso, la Lega e i sindacati che non vogliono schierarsi con forza contro la regionalizzazione.
Anche Luigi Di Maio si era già espresso in questo senso, affermando che la regionalizzazione porterebbe solamente stipendi e concorsi differenziati. Il vice premier pentastellato punta a mantenere le selezioni per diventare docente e gli stipendi uniformi su tutto il territorio.
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Regionalizzazione scuola: cosa cambia per concorsi e professori
Naviga per parole chiave
News Scuola
Lascia il tuo commento