Sono infine state salvate le maestre con il diploma magistrale che in base alla sentenza del Consiglio di Stato sarebbero dovute essere escluse dall’insegnamento. 5.655 maestre, grazie alla manovra del nuovo Governo e del Ministro dell’Istruzione Bussetti, non perderanno quindi il loro posto di lavoro e soprattutto il posto in graduatoria.
La sentenza del Consiglio di Stato, entrata in vigore il 20 dicembre scorso, le avrebbe portate a retrocedere e a tornare alla seconda fascia, riportandole così a dover sostenere le sole supplenze.
Marco Bussetti nei giorni scorsi era al lavoro su questo decreto e aveva presentato la proposta al Presidente della Repubblica e al Ministro dell’Economia. Per il momento si tratta di una soluzione ponte, dato che sono “fuori pericolo” le 5.655 maestre che non hanno conseguito un titolo specialistico e che sono in possesso del solo diploma magistrale.
Si è deciso di salvare le lavoratrici e i lavoratori che erano già di ruolo e la cui esclusione dalle graduatori avrebbe portato netti problemi per il regolare svolgimento delle lezioni. Questo è però solo il primo passo di un iter che porterà tutte le maestre con il solo diploma magistrale ad essere integrate a pieno diritto nelle graduatorie.
Il prossimo passo sarà infatti trovare una soluzione per far mantenere la propria posizione anche alle 43.534 che sono in graduatoria, ma che per la sentenza del Consiglio dovrebbero essere retrocesse. Per loro il decreto è rimandato e si dovranno attendere almeno 4 mesi prima di conoscere la soluzione definitiva, che dovrebbe però essere molto simile a quella attuata per le maestre e i maestri di ruolo.
In base alle ultime dichiarazioni di Bussetti, che ha risposto ad alcune domande di Repubblica, è da scartare l’ipotesi di una seconda graduatoria ad hoc per le maestre prive di titolo abilitante, dal momento che si creerebbe ulteriore disagio.
Si dovrebbe quindi procedere con il reintegro finale delle maestre, indipendentemente dal titolo di studio conseguito. Una decisione che non piace però alle oltre 130mila professioniste laureate in Scienze della Formazione primaria che speravano in una soluzione differente che potesse portare valore aggiunto al loro titolo di studio.
Una situazione di stallo sembra comunque inevitabile, dal momento che non vi è al momento alcuna disposizione per un bando che possa inserire anche queste 130mila laureate in graduatoria. Ovviamente una proposta che possa accontentare tutti risulta impossibile da trovare.
Difficile inoltre trovare una soluzione nel breve periodo, dal momento che la questione risulta piuttosto delicata e soprattutto spinosa. Di certo la decisione ha scontentato moltissimi che hanno indetto una manifestazione nazionale che si terrà a Roma il 5 luglio e che porterà tutti sotto il Ministero dell’Istruzione.
Questa sarà la prima discesa in piazza per il nuovo Governo, che si troverà a fronteggiare una contestazione di migliaia di persone. Sui social i post di moltissimi mostrano la rabbia per le decisioni prese da Bussetti e sembra che le adesioni per la protesta saranno numerose.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Salvate le maestre con il diploma magistrale: la decisione del Governo
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News Scuola
Salve, sono una docente della scuola primaria, con diploma magistrale ante 2001,sono in Gae a pieno titolo con sentenza INGIUDICATA,quelle del 5 maggio 2015 sesta sezione con ricorso 2222 del 2015.Parlo a nome di coloro che ne fanno parte, cosa ne sarà di Noi!!Al tempo avevano sei mesi per rigettarla.Chiedo a nome di tutte di trovare anche per noi una giusta soluzione in merito.Grazie