Scienza e letteratura possono sembrare completamente in antitesi perché se la prima si affida alla ricerca e alla concretezza, la seconda avrebbe fini più aleatori e decisamente meno materiali. Eppure entrambe sono legate da un sottile filo rosso.
Scopriamo quale.
Scienza e letteratura: da Faust a Frankenstein
Christopher Marlowe, contemporaneo di Shakespeare ha scritto intorno alla figura di Faust, filosofo e alchimista alias scienziato ante litteram un’opera immortale e soprattutto ha dato origine alla figura dello scienziato che vuole andare oltre i limiti imposti all’umano.
Gli inglesi definiscono tale personalità “over reacher”. Il dottor Faust, pur di continuare i suoi studi è disposto a vendere la sua anima al diavolo, dannandosi per sempre. È questo quello che fanno gli scienziati che sono disposti a qualsiasi cosa per amore della ricerca o per vedere soddisfatto il proprio io?
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Un altro esempio di scienziato oltre i limiti è sicuramente la figura di Victor Frankenstein descritto dalla penna di Mary Shelley.
L’intento di Frankenstein supera del tutto i confini della scienza perché non ha un vero scopo creare un essere vivente assemblando dei cadaveri. Shelley condanna implicitamente il gesto dell’uomo e nascostamente “parteggia” per il mostro senza nome, nato come tutti ingenuo e bisognoso di affetto e poi degenerato in un brutale e vendicativo assassino per ribellione verso il padre che lo ha respinto dal primo istante della sua creazione.
Scienza e letteratura: dall’Ottocento ai giorni nostri
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Fino al primo Ottocento la scienza si affaccia nella letteratura offrendo ritratti di uomini soli; ma è nel primo Novecento, dopo l’affermazione del fordismo, di cui è indicativo Il mondo nuovo di Aldous Huxley, si passa a un’applicazione scientista di massa.
L’esempio più moderno è dato da Io, robot di Isaac Asimov, uomo che unisce in sé scienza e letteratura.
Le sue leggi sulla robotica fanno parlare ancora oggi e hanno ispirato anche lo scrittore pugliese Mario Marzano nel suo Il robot assassino. In questa storia degli scienziati progettano un umanoide per scopi delittuosi, ma il robot si ribella.
L’interrogativo su etica e morale della intelligenza artificiale è quanto più attuale e sconvolgente.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Scienza e letteratura: dal Faust di Marlowe a Isaac Asimov
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