Quando siamo alle prese con la scrittura di un testo spesso ci assale un dubbio: soprattutto o sopratutto? Come si scrive questa espressione che inseriamo spesso nei nostri testi e nei nostri discorsi per indicare lo specifico argomento di cui ci occupiamo, un ambito specifico, un insieme più ristretto di elementi all’interno di uno più vasto e indefinito?
Soprattutto, sopratutto, sopra tutto o soppratutto?
Dobbiamo sempre tenere a mente, per rispondere a questa domanda, che la lingua non è un insieme di regole statiche fissate una volta e per sempre ma va pensata piuttosto come disciplina vivente, in continua evoluzione, dove la forma parlata spesso influenza e talvolta definisce la forma scritta.
Chiariamo però il nostro dubbio: la forma corretta è soprattutto, con il raddoppiamento sintattico, previsto da una specifica regola che illustreremo sotto. Almeno alcuni dizionari, però, accettano, come casi più rari, anche la forma sopratutto e la forma sopra tutto che ammette le due parole staccate.
Non ci è capitato di rado di leggere in alcuni testi proposti su SoloLibri anche la forma errata soppratutto: l’enfasi di aggiungere le doppie o la velocità di scrittura su tastiera colpiscono a volte consonanti che la doppia non la dovrebbero avere.
Si scrive soprattutto: il raddoppiamento
Vediamo insieme la regola grammatica che ci sta dietro. La forma corretta per scrivere questa espressione è soprattutto perché ci troviamo di fronte a un caso di raddoppiamento sintattico. Questo fenomeno, conosciuto anche come rafforzamento sintattico (o fonosintattico) si verifica quando la consonante iniziale di una parola, in particolari condizioni, raddoppia nella pronuncia e, nel caso di alcune univerbazioni, anche nella grafia.
Vi è una regola precisa che si applica all’avverbio sopra e sovra, la sua forma più arcaica, caduta ormai in disuso e che sopravvive solo in alcuni termini composti. La regola è la seguente: se la parola accanto a sopra inizia per consonante, in generale si verifica il raddoppio della consonante, per poi giungere, attraverso l’univerbazione a una parola composta. Consideriamo i seguenti esempi:
- sopravvivere;
- sopralluogo;
- sopraffino;
Per questo si scrive soprattutto e non sopratutto,, così come si scrive sopralluogo e non sopraluogo, altrettanto errato.
Attenzione, però, la regola richiamata nel paragrafo precedente non vale quando sopra precede parole che iniziano con una vocale, caso in cui si realizza un troncamento seguito da univerbazione (se la vocale finale della prima parola e quella iniziale della seconda parola sono uguali) o la sola univerbazione (se le vocali sono differenti), come ben dimostrano gli esempi seguenti:
- sopravanzare;
- sopraelevata;
La regola applicata per soprattutto non vale neanche per le parole composte con la forma arcaica sovra dove, se la parola successiva inizia per consonante, non si ha il raddoppio:
- sovrascrivere;
- sovradeterminazione;
Se la parola che segue sovra inizia, invece, con una vocale, le parole composte dalla forma arcaica si comportano come quelle composte dalla forma corrente: l’univerbazione è preceduta dal troncamento, se la seconda parola inizia con a (stessa vocale della vocale finale del termine sopra) mentre ammette entrambe le vocali se la parola inizia con una vocale diversa dalla a:
- sovrabbondanza;
- sovraesposizione;
Soprattutto: come ricordare la giusta forma di scrittura
Anche se nel caso di soprattutto o sopratutto. alcuni dizionari ammettono entrambe le forme, pur considerando la seconda più rara e meno utilizzata, per ricordare la forma corretta soprattutto possiamo ricorrere a un semplice trucco che può aiutare la memoria.
Le t devono essere in tutto quattro e ogni volta che usiamo questa consonante nella parola soprattutto dobbiamo utilizzarla con il raddoppio.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Soprattutto o sopratutto: come si scrive?
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