Avendo affrontato il test medicina 2019 lo scorso 3 settembre è possibile che ora vi stiate domandando come procedere nell’eventualità di non rientrare in graduatoria. In questo caso c’è la possibilità di fare ricorso al Tar ma è necessario comprendere bene modalità, tempistiche e motivazioni di un ricorso. Quando e come si può fare? Quante sono le possibilità di vittoria? Il primo passo è sicuramente quello di aspettare i risultati del test per avere l’assoluta certezza di essere o meno entrati. La scelta di presentare ricorso è, da sempre, una via controversa ma, effettivamente, offre una possibilità a livello pratico a chi non supera il test di medicina 2019 di entrare comunque. Le polemiche, soprattutto sul numero chiuso, non mancano mai e non è così raro che si riesca ad entrare senza aver totalizzato il punteggio minimo. Vediamo ora quali possono essere le ragioni di un ricorso, le scadenze e come presentarlo.
Ricorso test medicina 2019: scadenze, come fare e motivazioni
Ogni anno il test di medicina lascia molti insoddisfatti e chi non raggiunge il punteggio minimo utile ad entrare in graduatoria può sfruttare il ricorso per avere un’ultima possibilità. Quali sono i motivi per i quali si fa ricorso? Solitamente si parla di presentare ricorso rispetto alle condizioni che dovrebbero garantire il corretto svolgimento del test andando a premiare i candidati più meritevoli.
Per presentare ricorso in questo senso occorre documentare alcune irregolarità che si sono verificate nel corso della prova come, ad esempio, un telefono cellulare che squilla o un plico manomesso. Quale che sia la situazione anomala rispetto al preciso regolamento del test di medicina, essa può costituire valido motivo di ricorso per vincere al Tar.
Comprese ora le motivazioni del ricorso a medicina, vediamo come si procede per fare ricorso e quali sono le scadenze da rispettare. La normativa vigente sul ricorso prevede che per presentare ricorso normale si debba agire entro 60 giorni e per presentare ricorso straordinario si debba agire entro 120 giorni. All’atto pratico per fare ricorso bisogna quindi, prima di tutto, avere sufficiente materiale per presentarsi in tribunale.
Il Tar è l’organo che si occupa di questa tipologia di sentenze e che può agire per la modifica, la revoca o l’annullamento degli atti amministrativi. Ad ogni candidato è concesso fare ricorso una sola volta secondo tre diverse opzioni: si può procedere con il ricorso collettivo nazionale, che ha un costo di 10 euro per le spese legali e che si occupa soprattutto delle ingiustizie relative al numero chiuso prendendo in considerazione le irregolarità che avvengono durante lo svolgimento del test; c’è poi il ricorso collettivo locale, promosso dalle associazioni studentesche locali che prendono in causa le modalità di svolgimento del test di uno specifico ateneo e le eventuali irregolarità; infine c’è il ricorso individuale, che è quello per contestare il fatto di essere stati vittima singolarmente di un’irregolarità. Le spese in questo caso sono più alte.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Test Medicina 2019: come e quando fare ricorso
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