Marco Bussetti è il nuovo Ministro dell’Istruzione per il governo formato da Di Maio e Salvini, guidato da Conte. Un governo faticoso nella sua costruzione che in extremis ha portato all’accordo tra le due forze che sono riuscite ad ottenere il maggior numero di voti alle elezioni svoltesi il 4 marzo.
Per la scuola Movimento 5 Stelle e Lega hanno deciso di assegnare il compito a Marco Bossetti a cui spetta il compito di smantellare la Buona Scuola e mettere a posto i punti spinosi.
Nel sentirlo nominare tutti si sono chiesti chi sia Marco Bussetti e soprattutto in che modo voglia agire per risanare il sistema scolastico che da tempo risulta in uno stato piuttosto precario. Bussetti non è un nome nuovo della scuola dal momento che per anni ha insegnato in diversi istituto, è stato dirigente scolastico e da tempo è professore universitario presso la Cattolica di Milano e l’Università di Pavia.
Data la sua esperienza in quest’ambito i docenti sperano in un cambiamento e nella riforma del sistema, che da anni risulta compromesso.
In attesa di conoscere le sue mosse cerchiamo di capire chi è Bussetti, quale è stata la sua carriera e soprattutto quali sono le idee del nuovo Ministro dell’Istruzione per quel che riguarda la Buona Scuola.
Chi è Marco Bussetti: carriera e studi
56 anni e una lunga carriera nella scuola, una laurea in Scienze motorie e la responsabilità dell’ufficio scolastico regionale della Lombardia, queste sono le caratteristiche di Marco Bussetti. Il nuovo Ministro dell’Istruzione non sembra proprio digiuno dei problemi della scuola, dal momento che in prima persona ha lavorato in molti istituti, di ogni ordine e grado.
Fino al 2011 Bussetti ricopriva il suolo di dirigente scolastico presso l’istituto IC Corbetta, in provincia di Novara. Laureatosi con 110 e Lode in Scienze motorie alla Cattolica di Milano vince il concorso per entrare come insegnante di educazione fisica nella scuola statale.
Nel suo curriculum integrale, che vi alleghiamo di seguito, sono tantissimi i progetti seguiti nel corso della sua carriera scolastica che lo ha portato a diventare Dirigente scolastico, ma non solo. Tra le mansioni svolte da Bussetti vi è anche quella di commissario di TFA nel 2013 e di docente per varie università italiane.
Milano, Pavia e Varese sono università che Bussetti conosce bene, dal momento che negli anni ha ricoperto vari incarichi all’interno di questi istituti, dove ha lavorato come professore per svariati corsi universitari. Dal 2011 responsabile dell’ambito X dell’Ufficio Scolastico Regionale della Lombardia, ruolo che gli ha permesso di comprendere bene i meccanismi legislativi che regolano le istituzioni scolastiche.
Proprio per la sua carriera sembra esser stato scelto da Lega e Movimento 5 Stelle, dato che sarà Bussetti a dover smantellare la Buona Scuola e a ideare un nuovo sistema per sostituirla.
Ora che abbiamo chiaro il curriculum di Bussetti, passiamo a comprendere in che modo dovrà essere riformata la scuola e quali saranno le modifiche che verranno apportate alla Buona Scuola.
Cosa farà il nuovo Ministro dell’Istruzione?
Nel programma congiunto di Lega e 5Stelle vi è lo smantellamento della Buona Scuola, che dovrà essere superato da un nuovo sistema. Per fare ciò Bussetti dovrà avere ben chiare le problematiche quotidiane di docenti e studenti, in modo do creare una proposta che possa risolvere in maniera definitiva i problemi di questa istituzione.
Bussetti è stato scelto non solo per la sua preparazione, ma anche per la sua natura politica, dal momento che non farebbe parte di nessuna delle forze politiche scese in campo per creare il nuovo governo. Bussetti non nasconde la sua stima per Salvini, ma il suo profilo risulta comunque quello di un tecnico, non legato politicamente a nessuno schieramento.Proprio questa sua caratteristica è sembrato l’uomo giusto al momento giusto.
Per comprendere in che modo si evolverà la scuola dobbiamo passare a vedere le proposte presenti nel programma congiunto presentato da Movimento 5 Stelle e Lega alla vigilia della formazione del governo.
I punti principali per la riforma della scuola sembrerebbero essere i seguenti:
- abolizione della chiamata diretta da parte del Dirigente scolastico;
- abolizione dell’alternanza scuola-lavoro;
- incremento di fondi di di ricerca per le università;
- ampliamento della no tax area per gli studenti;
- incremento delle risorse da destinare alla scuola e agli istituti di ricerca;
- superamento dei sistemi che non tengono conto del luogo di residenza del docente.
Un programma che mira a risolvere alcuni dei problemi base della scuola e delle università, sempre più in affanno per la mancanza di fondi e risorse. Non è chiaro invece dove verranno reperite le risorse necessarie per mettere in atto questo programma o in che modo verrà smantellata la Buona Scuola. Non risulta inoltre chiaro quale sarà il nuovo sistema di reclutamento dei docenti e se vi saranno delle proposte ad hoc per i professori che devono andare in pensione.
Certamente con l’avvio del Governo si avrà una visione più chiara della questione e si riuscirà anche a capire come procedere in questo senso.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Chi è Marco Bussetti, nuovo Ministro dell’Istruzione e cosa vuole fare per la scuola
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