Corso di esorcismo sul portale del Miur: ecco perché viene proposto agli insegnanti

Sulla scia delle polemiche emerse per la critica di Matteo Salvini a Virginia Raffaele, che in uno sketch comico ha nominato Satana sul palco di Sanremo 2019, è emerso come su Sofia, piattaforma del ministero dell’Istruzione che raggruppa i corsi di aggiornamento e formazione per docenti docenti, sia disponibile un corso su “esorcismo e la preghiera di liberazione”. Al costo di 400 euro qualsiasi docente, in particolare quelli di religione, può avere una formazione completa sugli esorcismi e la preghiera di liberazione.

Corso di esorcismo sul sito del Miur

Tutte le informazioni sul corso di esorcismo proposto dalla piattaforma del Miur Sofia sono accessibili a tutti i docenti iscritti ma alcuni siti, come ad esempio FanPage, sono riusciti ad avere accesso ai dettagli del corso. Di cosa si tratta? Sul sito si può leggere:

"Il corso propone un’attenta ricerca accademica e interdisciplinare sull’esorcismo e la preghiera di liberazione. Il corso presenta i temi concernenti gli aspetti antropologici, fenomenologici, sociali, pastorali e spirituali, gli aspetti liturgici e canonici, e gli aspetti legali medici e psicologici dell’esorcismo e della preghiera di liberazione. Compito del corso è anche quello di descrivere e verificare l’incidenza sociale di quei fattori che spingono le persone a rivolgersi agli esorcisti. Inoltre quello di fornire le necessarie competenze a sacerdoti, medici, psicologi, legali, docenti di ogni ordine e grado e in particolare docenti di religione, per affrontare tematiche di attualità sociale, dotati delle opportune conoscenze e degli adeguati strumenti di analisi e intervento"

L’esperienza, come specificato sempre sul sito, ha il costo di 400 euro a docente e comporta 40 ore obbligatorie di formazione. L’ente promotore è l’Ateneo Pontificio Regina Apostulorum e i destinatari sono i docenti di scuola secondaria di primo e secondo grado.

Le critiche e la risposta del ministero

Le risposte del Miur in merito alla questione non si sono fatte aspettare: si tratta di un "corso organizzato da un ente esterno, non dal Miur", riferiscono fonti del ministero, aggiungendo che si tratta dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum, soggetto che, in quanto Università, è accreditato automaticamente ai sensi della direttiva 170/2016.
La piattaforma Sofia aggrega per gli insegnanti tutte le iniziative formative e i corsi organizzati da associazioni e enti accreditati e le fonti hanno sottolineato come "la procedura da anni prevede che i titoli e le descrizioni dei corsi vengano caricati in autonomia dagli Enti certificati sulla piattaforma, con un periodico controllo a campione da parte del Miur sugli oltre 30.000 percorsi presenti fra cui i docenti possono scegliere".
Il corso è rivolto esclusivamente ai docenti, in particolare a quelli di religione cattolica, e “non è in ogni caso un corso destinato agli studenti", come hanno aggiunto le fonti del Miur.
Tutto il chiarimento è risultato doveroso dopo le critiche e le perplessità sollevate dal segretario nazionale di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni di Liberi e Uguali, che ha annunciato un’interrogazione parlamentare per il ministro Bussetti, facendo riferimento al fatto che questa vicenda risulti quantomeno paradossale vista l’attuale situazione della scuola italiana: "Giustamente, le scuole crollano e l’unica possibilità è pregare. È evidente che il ministero dovrà rispondere a una nostra interrogazione su questa vicenda abbastanza paradossale”, ha affermato Fratoianni.
Nel merito della questione è intervenuto anche il senatore leghista Pittoni affermando “l’autonomia degli enti universitari, in questo caso l’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum, che autonomamente inseriscono nel sistema un proprio corso in quanto ente accreditato in base alla direttiva 170 del 2016. Inoltre esiste l’autonomia dei docenti che possono decidere cosa seguire e cosa no”.