C’è tempo fino a giovedì 28 febbraio per inoltrare la domanda di pensionamento e si prevedono 18/20 mila uscite dalla scuola, una vera e propria fuga grazie a quota 100. Cosa succede adesso? Si prevede un aumento dei supplenti, dato già considerato record con ben 160 mila unità e con un docente su cinque che risulta precario. La supplentite, così come è stata chiamato il fenomeno, non si ferma quindi. Il termine ultimo per presentare la domanda deve ancora giungere e, già solo in qualche giorno, le domande sono cresciute da 8 mila 500 a 13 mila.
Le previsioni: come si riempiranno le cattedre vacanti a settembre?
Attualmente ci sono già 36 mila posti vacanti che sono e saranno occupati fino al 31 agosto da supplenti. Nel solo mese di dicembre sono 15 mila gli insegnanti che si sono prenotati per il pensionamento, rispondendo a tutti i requisiti della legge Fornero.
Si conta che, secondo i dati forniti dal Miur, a settembre le cattedre da riempire saranno almeno 70 mila. Come riuscirà il ministero dell’Istruzione a riempirle tutti in tempo per l’inizio del nuovo anno scolastico?
Ciò che sappiamo è che i concorsi procedono a rilento e che già la scorsa estate furono 15 mila i posti a rimanere vuoti per mancanza di aspiranti, al fronte di 57mila immissioni in ruolo autorizzate dal ministero dell’Economia. La ragione? La maggioranza delle cattedre libere si trova al Nord mentre la liste dei precari più lunghi sono al Sud.
Con il 18,5 % del totale degli insegnanti che sono supplenti (164 mila unità) significa che un docente ogni cinque circa è precario e che dovrà cambiare l’istituto col nuovo anno scolastico.
Si stanno attualmente svolgendo i concorsi per riempire i posti nella scuola secondaria di primo e di secondo grado e quelli per la scuola dell’infanzia e scuola primaria. Il Fit per chi ha vinto il concorso bandito grazie alla Buona Scuola è in corso di svolgimento.
La prima selezione riservata a coloro che sono abilitati non inclusi nelle Graduatorie ad esaurimento procede parecchio a rilento ed è da qui che vengono selezionati ogni anno la metà degli immessi in ruolo. Anche se l’esame è solo una formalità (esame senza possibilità di bocciatura) e se la selezione è stata bandita a febbraio 2018 gli uffici scolastici regionali stanno avendo moltissime difficoltà a nominare le commissioni.
Per quanto riguarda, invece, il concorso per gli abilitati con almeno due anni di servizio per materna e elementari, bandito a ottobre 2018, la notizia è che le commissioni giudicatrici si stanno formando in questi giorni; ciò significa che non è sicuro, guardando le tempistiche, che le operazioni possano concludersi in tempo per l’immissione in ruolo dei vincitori nel nuovo anno scolastico.
La situazione, quindi, non è ancora ben definita e le possibili soluzioni potrebbero essere molte, visto l’altissimo numero di posti che si liberano. Da un concorso lampo al recupero di candidati dalla terza fascia.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Esodo insegnanti per Quota 100: come accedere ai 70mila posti che si liberano?
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