Il 7 dicembre a Milano si celebra Sant’Ambrogio, ma chi era il santo patrono di Milano e quali sono le frasi di Sant’Ambrogio e i suoi aforismi che sono passati alla storia? Vediamo tutto quello che c’è da sapere sul santo.
Chi era Sant’Ambrogio?
Nato nel 339 e morto nel 397, Sant’Ambrogio è stato un vescovo, uno scrittore e un santo romano. Per la Chiesa del IV secolo è stato molto importante e, ad oggi, viene venerato da tutte le chiese cristiane che prevedono il culto dei santi.
In particolare Sant’Ambrogio nella religione cattolica è classificato come uno dei quattro massimi dottori della Chiesa d’Occidente, insieme a San Girolamo, San Gregorio I papa e Sant’Agostino. Quest’ultimo, inoltre, deve proprio ad Ambrogio la sua conversione al cristianesimo.
Il suo stile di vita era volutamente ascetico ed egli elargiva tutti i suoi possedimenti ai poveri.
Il Santo è comunemente conosciuto anche come Ambrogio di Milano, la città in cui fu vescovo dal 374 alla morte e dove si trova la basilica a lui dedicata, che ancora oggi ne conserva le spoglie.
La produzione letteraria di Sant’Ambrogio è estremamente connessa alla sua attività pastorale: spesso le opere a noi giunte sono frutto della raccolta e della rielaborazione delle sue omelie. Da ciò deriva il loro stile simile al parlato e "dolce come il miele" — per questa sua definizione caratteristica, tra gli attributi del santo compare spesso un alveare.
Vediamo insieme le migliori frasi e i migliori aforismi di Sant’Ambrogio, patrono di Milano.
Le migliori frasi di Sant’Ambrogio
Di seguito potete trovare alcune delle più famose citazioni di Sant’Ambrogio, che mostrano come la visione della vita del santo:
- Il bene dei vostri figli sarà quello che sceglieranno: non sognate per loro i vostri desideri.
- Voi pensate: i tempi sono cattivi, i tempi sono pesanti, i tempi sono difficili. Vivete bene e muterete i tempi.
- Quando domandi perdono per te, allora è proprio quello il momento di ricordarti che devi concederlo agli altri.
- Il mondo fu creato per tutti e, invece, voi pochi ricchi cercate di appropriarvene. Anzi, volete non solo la proprietà terriera per l’uso di voi soli pochi, ma volete anche il cielo, l’aria, il mare.
- La rondine sa quando arrivare, quando partire; quel tenero uccello sa anche annunciare con il proprio arrivo i primi inizi della primavera.
- Cerchi un rimedio ed eviti il digiuno, come se tu potessi trovare un rimedio migliore. Se un serpente assaggia lo sputo di un uomo digiuno, muore. Tu vedi quant’è grande la potenza del digiuno, così che un uomo col suo sputo uccide un serpente terrestre e tanto più quello spirituale.
- Voi, ricchi, tutto strappate ai poveri, e non lasciate loro nulla; e ciò nondimeno, la vostra pena è maggiore della loro.
- Chi promette a Dio e mantiene quello che gli ha promesso, lo loda.
- Scegliersi l’ospite è avvilire l’ospitalità.
- Quello che concedi al povero non è un bene di tua proprietà, ma è un bene che gli restituisci, perché è un bene comune dato per l’uso di tutti, di cui a torto stai godendo da solo.
- Prima si deve morire al peccato e solamente dopo si può stabilire in questo corpo la varietà delle diverse opere di virtù con le quali rendere al Signore l’omaggio della nostra devozione.
- Non sono da annoverare tra i discepoli di Cristo coloro i quali pensano che la durezza sia da preferire alla dolcezza, la superbia all’umiltà e che, mentre invocano per sé la divina pietà, la negano agli altri.
- Non incoraggiate ingenue fantasie di grandezza nei vostri figli, ma se Dio li chiama a qualcosa di bello e di grande, non siate voi la zavorra che impedisce di volare. Non arrogatevi il diritto di prendere decisioni al loro posto, ma aiutateli a capire che decidere bisogna, e non si spaventino se ciò che amano richiede fatica e fa qualche volta soffrire.
- Dove c’è la fede, c’è la libertà. (Ubi fede, ibi libertas)
- La terra è di tutti, non solo dei ricchi.
- Il ringraziamento è il primo dei nostri doveri.
- Infatti non si corregge mai il male con il male, né la ferita si cura con la ferita, anzi s’incancrenisce nell’ulcera.
- Quando sei a Roma, vivi come i romani; quando sei in un altro luogo, vivi come si vive in quel luogo.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Sant’Ambrogio: chi era il patrono di Milano e le sue frasi e citazioni più famose
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