Il 6 aprile, data di apertura dei Giochi Olimpici moderni ad Atene nel 1896, è la data scelta per festeggiare la Giornata mondiale dello sport: per l’occasione abbiamo pensato di condividere 5 libri, da leggere per conoscere lo sport nelle sue forme più diverse.
Di sport, infatti, ne esistono davvero tanti e ognuno racchiude una serie di valori fondamentali come la lealtà, lo scambio culturale, la disciplina, il rispetto per l’altro, il dover accettare fallimenti e vittorie.
Lo sport veicola veri e propri poteri in grado di aiutare i giovani nei diversi ambiti della vita: le influenze positive si ritrovano, infatti, nella vita di tutti i giorni, nella capacità di stare con gli altri, ascoltare, condividere, saper dire nel giusto modo ogni cosa, ma soprattutto resistere e superare anche gli ostacoli più duri.
Ma siamo proprio sicuri di conoscerli tutti? Ecco una selezione di libri da leggere, scelti per far conoscere e provare emozioni, sensazioni e sentimenti che si nascondono dietro quelli che sembrano semplici movimenti. Come, ad esempio, gli sport che si svolgono in acqua raccontati nel libro di Antonella Mei dal titolo "I passionauti.”
All’interno una vera e propria raccolta di ben 10 interviste, tra testimonianze di navigatori, velisti e istruttori di sport acquatici, con l’obiettivo di raccontare la bellezza di queste discipline a stretto contatto con l’acqua. In fondo cosa c’è di meglio di una nuova avventura ogni tanto, per uscire dagli schemi e dalla quotidianità?
I libri da leggere in occasione della Giornata mondiale dello sport
Mettersi in gioco e aprirsi a nuove esperienze può essere molto divertente così come provare nuovi sport, magari quelli che non ci vengono in mente nell’immediato e che invece possono trasformarsi una una vera e propria passione.
I 5 libri da noi scelti da leggere in occasione della Giornata mondiale dello sport da questo punto di vista possono rivelarsi una vera e propria fonte d’ispirazione. Non resta che scoprire di quali libri si tratti e iniziare a scegliere quello più adatto a noi.
Esiste una bella differenza tra chi guarda e chi osserva una partita: partiamo da uno degli sport più seguiti al mondo, perlomeno in Italia. Si chiama scouting ed è tutto ciò che riguarda la capacità di individuare i calciatori più bravi in campo, una vera e propria disciplina che in America ha radici ben salde. In uno sport gettonato come il calcio, però, fatica ad affermarsi. Un manuale consigliato soprattutto a coloro che di guardare le partite non possono fare a meno: non si sa mai che proprio da loro parti una grande rivoluzione visto che almeno quella dell’Osservatore calcistico è una figura, finalmente, riconosciuta.
Lo sport se ti prende non ti lascia più e questo lo sanno bene i campioni e quelli che nello sport hanno trovato la loro massima espressione. Ma cosa succede quando si perde la partita più importante della propria vita? Ma soprattutto perché si perde proprio quando bisogna vincere? Quando sembra esserci davvero tutto, la preparazione è stata adeguata, la strategia studiata a pennello, il ripasso generale sembra essere avvenuto con successo. Eppure, nonostante tutte le carte in regola, si perde. L’autore di questo libro tenta di spiegarlo: un viaggio sulle tracce di lanci, tiri e salti impossibili tentando di capire coa accade e utilizzando un approccio scientifico.
999 storie di campioni mancati possono suonare come altrettanti fallimenti o lezioni di vita. Per il lettore possono essere 999 fonti di ispirazione per conoscere il mondo dello sport a tutto tondo, analizzarne gli aspetti più intimi, coglierne le sottili differenze nelle due varie accezioni e manifestazioni. Conoscere per sapere e concedersi il gusto di provare: quale libro migliore, allora, per affondare i pensieri in quello che è uno dei mondi più coinvolgenti in assoluto, capace di attirare a sé numerosi spettatori e tra questi anche quelli non "praticanti"? Un viaggio avventuroso tra storie di insuccesso che meritano di essere raccontate e che svelano il dietro le quinte del palcoscenico come siamo abituati a pensarlo ogni giorno, ovvero fatto di solo riflettori, sorrisi e traguardi tagliati con successo.
Cosa può insegnare la corsa sulle lunghe distanze? Si tratta di una disciplina molto dura che richiede costanza, pazienza, sofferenza. Ma è, allo stesso tempo, un’attività naturale capace di rendere l’uomo felice perché arriva a toccare qualcosa di misterioso, pone l’uomo davanti alla libertà e lo mette in contatto con se stesso. La maratona sembra essere la distanza perfetta, capace di mettere insieme resistenza ed efficienza, ma esprimendo allo stesso tempo un gesto atletico bello da vedere. Non importa il risultato, quanto le sensazioni che si provano: la strada in questo caso ha più valore del traguardo, proprio come insegna la filosofia orientale.
Chi sono gli ultramaratoneti se lo chiedono un po’ tutti. E forse ancora di più in tanti si chiedono cosa motiva questi atleti. Perché in realtà dietro l’affrontare gare estreme si nasconde un modo sportivo tutt’altro che semplice. Vi sono meccanismi psicologici senza i quali non è possibile affrontare fatiche come quelle che si provano nelle gare che potremmo chiamare anche "infinite". L’autore, forse tentato dalla curiosità di dare una spiegazione a se stesso e agli altri, ha iniziato questa ricerca nella "realtà degli ultramaratoneti" indagando ogni minimo aspetto possibile, dalle condizioni fisiche-naturalistiche a quelle meteorologiche fino ad arrivare al ruolo della mente, potente motore per non mollare.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Giornata mondiale dello sport: 5 libri da leggere sullo sport, tra miti e leggende
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