Cattive notizie dai resoconti sindacali dell’incontro svoltosi al Miur. Sembra infatti che le nuove immissioni siano state un flop. Le percentuali delle assunzioni in ruolo stabilite il 27 agosto sono le seguenti:
- 16,5% del personale docente al Nord
- 29,7% al Centro
- 46,7% al Sud
Tra le motivazioni principali l’esaurimento di graduatorie di merito e ad esaurimento, ma anche ritardi nella pubblicazione delle nuove GRMA. Sarebbero più di centomila gli incarichi da attribuire a tempo determinato per far partire la scuola, ma i ritardi sulla pubblicazione delle graduatorie d’istituto portano ulteriore confusione nell’organizzazione.
Basta autorizzare assunzioni dopo il primo settembre per coprire la cattedra con la nomina dei candidati inseriti nelle nuove GRMA (quando saranno pubblicate), e di quelli inseriti nelle Graduatorie ad esaurimento (la cui apertura, è al momento prevista dal comma 3-quinquies all’art. 6 del disegno di legge di conversione del decreto legge n. 91 del 25 luglio 2018, licenziato dal Senato.)
Il testo sarà discusso presso la Camera dei Deputati non prima dell’11 settembre (data della manifestazione nazionale dei precari e del primo sciopero dell’anno scolastico indetto da Anief per il personale della scuola).
Cosa succede a seguito dell’esaurimento delle graduatorie? Le scuole chiamano dalle graduatorie d’istituto che a differenze delle prime non sono provinciali e non sempre pertanto contengono i docenti necessari che hanno la possibilità di scegliere soltanto da 10 a 20 scuole in base al ciclo d’istruzione. Il risultato è una conseguente scarsità di insegnanti nelle scuole.
Per il personale ATA si dovrà aspettare invece fino al 20 settembre: le migliaglia di aspiranti dovranno rimanere ancora in attesa per l’aggiornamento della terza fascia.
Non si sa poi lo stato della nomina dei 9.838 collaboratori scolastici e Ata previsti.
Che ne pensate? Vi aspettiamo nei commenti.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Scuola: immissioni flop. Percentuali di assunzione basse e oltre 100mila posti vacanti
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