La città di Ivrea è la Capitale italiana del libro 2022. L’annuncio è stato dato oggi pomeriggio dal Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo Dario Franceschini in diretta streaming, su indicazione della commissione composta da Gerardo Casale, Stefano Eco, Cristina Loglio, Valentina Sonzini, e presieduta da Marino Sinibaldi.
La giuria del premio ha scelto Ivrea le tra le altre sette città finaliste: Aliano, Barletta, Costa di Rovigo, Nola, Pistoia, Pescara e Pordenone.
Dopo Chiari nel 2020 e Vibo Valentia nel 2021, è dunque la cittadina della provincia torinese a prendere il testimone di nuova Città del Libro.
Ivrea capitale del libro 2022: dove si trova
Il comune di Ivrea conta 22.893 abitanti e fa parte della città metropolitana di Torino, in Piemonte. Viene considerata il “capoluogo del Canavese”, ovvero del territorio compreso tra Torino e la Valle d’Aosta. Il 1º luglio 2018 la città è entrata a far parte del patrimonio dell’UNESCO (54esimo sito italiano).
Ivrea è attraversata dal fiume Dora Baltea, proveniente dalla vicina Valle d’Aosta, ed è circondata da un Anfiteatro Morenico, fra i meglio conservati al mondo, tra le cui colline sono incastonati cinque piccoli laghi.
La città è celebre in tutto il mondo per il suo Storico carnevale, che culmina con la spettacolare “battaglia delle arance”. Una festa antica e coinvolgente a cui tutta la Città partecipa ripercorrendone la storia e i rituali attraverso i personaggi della Mugnaia, del Generale e le altre tantissime figure che prendono parte alla manifestazione.
La nomina di Città del Libro è un traguardo importante che segna l’avvio di una nuova fase per la città che potrà aggiungere un significativo tassello alla sua storia millenaria: da prima capitale d’Italia con Re Arduino, fino a divenire capitale della tecnologia, dell’innovazione e laboratorio di futuro grazie alla straordinaria esperienza di Adriano Olivetti.
Il sindaco di Ivrea Stefano Sertoli ha commentato il traguardo raggiunto con queste parole:
Siamo davvero felici di questo riconoscimento, frutto di un grande lavoro, in cui abbiamo profondamente creduto. Ivrea potrà condividere con tutta Italia lo straordinario patrimonio culturale che custodisce ed essere per un anno intero il palcoscenico di tutto ciò che ruota intorno al mondo dei libri. Aspettiamo qui i lettori, gli scrittori, gli editori, i librai per creare insieme il Manifesto per il futuro del libro e dare vita a un anno che faccia davvero diventare la lettura patrimonio collettivo.
Ivrea e l’influenza di Olivetti
La visione comunitaria che ha caratterizzato il periodo olivettiano è stato il tema scelto per il dossier di candidatura di Ivrea, che ha coinvolto nella sua elaborazione oltre 50 persone e sette community del mondo del libro. Inevitabile il richiamo a un oggetto-simbolo: la Lettera 22, la mitica macchina da scrivere portatile ideata dalla Olivetti, divenuta un’icona mondiale.
Ivrea e il futuro del libro
La nomina di Ivrea arriva in “un momento felice del libro”. La pandemia ha infatti dimostrato che la voglia di leggere degli italiani non si è fermata, ma è anzi cresciuta. Dopo anni negativi per l’editoria, si assiste finalmente a una crescita positiva delle vendite. Questa constatazione ha fatto da fil rouge alla cerimonia della proclamazione, come ha sottolineato Marino Sinibaldi, presidente del Centro del Libro e della lettura.
Ora ci si aspetta che la città di Ivrea sappia proporsi al meglio come luogo dove si immaginare il futuro del libro e della lettura, mettendo a disposizione tutte le risorse del proprio territorio dalla tradizione millenaria.
Crediamo nella città di Ivrea per un 2022 che faccia davvero diventare la lettura un patrimonio collettivo.
Credits immagine di copertina: Plumbago Capensis, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Ivrea è la Capitale Italiana del Libro 2022
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