Le ultime novità Quota 100 parlano di oltre 40mila i docenti che potrebbero uscire dalla scuola con le nuove regole sul pensionamento che danno la possibilità di congedarsi dal percorso lavorativo con 62 anni di età e 38 anni di contributi versati allo stato. Oltre le 40mila unità che verrebbero a mancare nel sistema scolastico, si parla anche di 70mila impiegati pubblici nella sanità che potrebbero scegliere di andare in pensione grazie a Quota100.
La Cisl ha stimato che nel campo dell’istruzione, considerando solo i docenti di ruolo, oltre le 21mila uscite che erano già in programma con la Fornero per il 2019, si potrebbero aggiungere tra i 6mila e i 20mila insegnanti che avranno i requisiti per andare in pensione con Quota100.
Lena Gissi, segretario generale Cisl, ha comunicato che la stima dei 20mila è stata fatta “tenendo conto anche di chi ha maturato anni di anzianità prima dell’ammissione in ruolo”.
Quota 100: ricambio generazionale di oltre 40mila posti in cattedra
Questo turnover avrà sicuramente un effetto positivo, cioè quello di svecchiare il corpo docenti più anziano di tutta Europa (ben il 57,2% degli insegnanti in Italia è ultracinquantenne contro una media europea che si attesta attorno al 36%). C’è però un rovescio della medaglia: i sindacati hanno evidenziato come ci sarà un grosso rischio di allargare i buchi nell’organico. Questo varrà soprattutto al Nord e per determinate specializzazioni (matematica e sostegno). La Gissi ha evidenziato come "già quest’anno, su 57mila posti da coprire, ci sono state 25mila assunzioni con docenti di ruolo, mentre 32mila risultano scoperti per esaurimento delle graduatorie”.
Il problema, come evidenzia Anna Fedeli della segreteria nazionale Flm Cgil, è che si fa già fatica adesso a trovare insegnanti al Nord, soprattutto per quanto riguarda le figure di sostegno. Si auspica che, continua il segretario, che vengano banditi in tempi brevi i due concorsi previsti dal DL 59/2017 che ancora mancano all’appello considerando che “già nel 2018 c’è stato un picco di pensionamenti, 30mila, che con la nuova quota cento potrebbero triplicare, anche se tutto dipenderà dalle regole che saranno fissate”.
Lena Gissi ha evidenziato anche come ci sia la necessità di un piano straordinario di assunzioni in tempi rapidi, pena il rischio di creare ulteriore precarietà.
Dalla Uil, per voce di Francesco Sciandrone, arriva anche la preoccupazione per chi potrebbe andare in pensione: “Sarà importante non introdurre penalizzazioni e non mettere a rischio i diritti acquisiti”.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Pensioni, Quota 100 novità: rischio esodo dalla scuola?
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