Arriva il 2019 e, insieme all’anno, cambiano anche i requisiti per l’accesso al pensionamento e prepensionamento in tutti gli ambiti, compreso quello delle pensioni docenti e delle pensioni ATA.
Quale sarà il principale cambiamento? L’aumento dell’età pensionabile di 5 mesi. Procediamo per ordine, intanto, facendo presente che la scadenza per la presentazione della domanda di cessazione dal servizio è fissata a dicembre 2018. Cosa succede con l’aumento dell’età pensionabile di 5 mesi ai requisiti per l’uscita dalla scuola di insegnanti e personale ATA? Vediamo i requisiti per il pensionamento dal 1° gennaio 2019.
Docenti della scuola dell’infanzia: ecco gli unici esclusi dall’aumento dell’età pensionabile
L’aumento dell’età pensionabile di 5 mesi riguarderà tutte le categorie di lavoratori meno coloro che sono addetti a lavori usuranti e a mansioni gravose; per loro è infatti previsto un blocco dell’aumento dell’età pensionabile. In questa categoria rientrano gli insegnanti di scuola dell’infanzia, le cui mansioni con i bambini rientrano tra quelle gravose.
Come usufruire dell’agevolazione del blocco dell’età pensionabile? Bisogna presentare una domanda online appositamente redatta all’INPS secondo un modello da loro predisposto e approvato dal ministero del Lavoro. La domanda dovrà contenere una dichiarazione del datore di lavoro che attesti la durata del periodo di svolgimento di mansioni usuranti o gravose, il livello di inquadramento, le mansioni svolte e il codice ISTAT (ove previsto). All’INPS andrà il compito di verificare tutte le richieste pervenute.
Vediamo ora tutte le tipologie di pensionamento e come cambiano i requisiti.
Requisiti pensione insegnanti: come cambiano nel 2019
In base alla tipologia di pensionamento per la quale si sta facendo domanda, ecco come cambiano i criteri:
- Pensione di vecchiaia: attualmente per accedere alla pensione di vecchiaia i requisiti prevedono almeno 20 anni di contributi versati abbinati a 66 anni e 7 mesi di età anagrafica.
Dal 1° gennaio 2019: rimane invariato il requisito contributivo, aumenta l’età di pensionamento a 67 anni.
Per quanto riguarda le pensioni insegnanti, nello specifico, per coloro che raggiungono il requisito anagrafico entro il 31 agosto 2019 è previsto il pensionamento d’ufficio; se tale requisito viene raggiunto dal docente entro il 31 dicembre 2019, invece, egli può presentare domanda per accedere al pensionamento a partire dal 1 settembre 2019. - Pensione anticipata: attualmente sono richiesti per la pensione anticipata 41 anni e 10 mesi di contributi versati per le donne e 42 anni e 10 mesi di contributi versati per gli uomini.
Dal 1° gennaio 2019: con l’aumento dell’età pensionabile il requisito sale a 42 anni e 3 mesi per le donne e 43 anni e 3 mesi per gli uomini per quanto riguarda gli anni di contributi versati allo stato. - Pensione anticipata contributiva: attualmente per avere accesso alla pensione anticipata contributiva è necessario avere almeno 20 anni di contributi effettivi, non aver versato contributi prima del 1° gennaio 1996, avere 63 anni e 7 mesi di età e un assegno pensionistico non inferiore a 2,8 volte l’assegno sociale.
Dal 1° gennaio 2019: di tutti questi requisiti cambia solo l’età anagrafica, che sale a 64 anni di età per accedere alla pensione con 3 anni di anticipo rispetto a quella di vecchiaia. - Pensione di vecchiaia contributiva: attualmente, per accedere alla pensione di vecchiaia contributiva, è necessario avere almeno 5 anni di contributi versati, non possedere contributi versati prima del 1 gennaio 1996, avere 70 anni e 7 mesi e un assegno pensionistico non inferiore a 2,8 volte rispetto all’assegno sociale.
Dal 1° gennaio 2019: anche in questo caso rimangono invariati tutti i requisiti meno quello dell’età anagrafica, che aumenta a 71 anni. - Pensione quota 41 precoci: attualmente chi vuole accedere alla pensione quota 41 deve avere 12 mesi di contributi versati prima del compimento di 19 anni e, inoltre, appartenere a una delle categorie di lavoratori tutelate (invalidi, disoccupati, gravosi e usuranti, caregiver) avendo versato 41 anni di contributi allo stato.
Dal 1° gennaio 2019: in questo caso l’unico dei requisiti che varia è che gli anni di contributi versati allo stato per accedere alla pensione quota 41 saranno 41 e 5 mesi.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Pensioni, ultime notizie: come cambiano i requisiti per l’uscita dalla scuola dei docenti nel 2019
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