Non si finisce mai di imparare, è proprio vero: tra chi lo chiama (e scrive) Phon, Fon o Phono è facile sbagliare. Ma come si scrive asciugacapelli nel modo giusto, evitando di aggiungere o togliere lettere che al contrario potrebbero essere fondamentali?
Per chiarire tutti i dubbi mai abbandonare le buone abitudini, un promemoria che in questi casi si traduce nel tornare alle origini e ripercorrere la storia delle parole, soprattutto quando i dubbi sembrano avere la meglio e non lasciare altre alternative.
Inoltre, sempre per essere precisi, è bene ricordare che il dizionario italiano non prevede alcuni di questi termini, ovvero Phon, Fon o Phono. Pertanto non è così difficile intuire che se asciugacapelli è sicuramente un termine che appartiene a quelli più familiari e italiani, non è lo stesso per le tre alternative menzionate sopra.
L’unico termine riportato come sinonimo della sua variante 100% made in Italy è Fon, ma questo non significa che in realtà sia la forma corretta. Vediamo, allora, nel dettaglio quale scegliere nel caso ci sia l’occasione di dover sostituire la parola italiana con uno dei suoi probabili equivalenti.
Individuare la forma corretta tra Phon, Fon o Phono
Se non è italiano sarà inglese: questo è il primo pensiero che solitamente balza alla mente di molti se non tutti. Invece non è così: Phon, Fon o Phono non sono di origine anglosassone. In Inghilterra, infatti, asciugacapelli si dice hairdryer, pertanto Phon non è assolutamente menzionato. Più che dall’inglese, quindi, pare che a monte della forma corretta ci sia la parola "föhn", di evidente origine tedesca, che significa vento secco e caldo della regione alpina che soffia da ponente.
A questo punto possiamo facilmente intuire che tra le tre la parola corretta sia Fon, presente come abbiamo visto anche nel dizionario italiano quale sinonimo di asciugacapelli, la quale deriverebbe senza alcun dubbio da Föhn.
L’ultizzo può essere duplice: se da una parte, infatti, con fon possiamo intendere esattamente l’oggetto utilizzato per asciugare i capelli, dall’altra viene utilizzato soprattutto nell’accezione tedesca per indicare anche il vento.
Le origini di Phon e Phono
A questo punto cosa ne facciamo di Phon e Phono? Non possiamo sicuramente dire che queste parole siano sbagliate o che non esistano. L’ipotesi più fondata sembrerebbe quella che le annovera tra le parole di derivazione cinese: entrambe, infatti, potrebbero essere una variante di "Feng" che in cinese significa sempre vento.
La sua trascrizione originale è completamente diversa dalla forma italianizzata che abbiamo usato per spiegare l’origine di Phon o Phono, mentre la pronuncia è esattamente identica e il suo significato è proprio riconducibile al fenomeno atmosferico.
In conclusione possiamo dire che la forma corretta per scrivere asciugacapelli tra Phon, Fon e Phono è la seconda, ovvero Fon, una parola che deriva dalla lingua tedesca e che viene utilizzata sia per indicare l’oggetto sia il vento.
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La parola "Phono" esiste sia in inglese che in italiano, ma non è relativa al fon/asciugacapelli. Viene usata per indicare l’ingresso del GIRADISCHI (vinile) negli amplificatori audio. Il giradischi infatti necessita di un ingresso dedicato particolare, diverso dalle altre sorgenti audio come CD o videoregistratori. Ed è chiamato, appunto, ’Phono’. Da non confondere con ’Phones’ che è la forma contratta di ’Headphones’, cioè cuffie (audio).