Il decreto della riforma Quota 100 per il pensionamento anticipato è in Gazzetta Ufficiale: rispetto alla Legge Fornero sarà quindi possibile richiedere la pensione anticipata avendo alcuni requisiti per i lavoratori pubblici in generale a cui se ne aggiungono altri per il personale scolastico (ATA e docenti) nello specifico. Vediamo come funzionano innanzitutto il pensionamento anticipato e poi gli altri tipi di pensionamento accessibili ognuno in base a dei criteri propri, prestando particolare attenzione agli importi pensionistici ottenibili con Quota 100.
Quota 100 pensione: guida per docenti e ATA
Partendo dal generale, Quota 100 riguarda i contribuenti che, nel presentare la domanda di pensionamento anticipato, possiedono i seguenti requisiti:
- 62 anni di età anagrafica;
- 38 anni di contributi versati allo stato.
Il requisito dell’età anagrafica potrebbe subire delle modifiche una volta posto in relazione con l’adeguamento della speranza di vita.
Per i lavoratori pubblici il decreto su Quota 100 prevede che: i dipendenti che abbiano maturato entro la data di entrata in vigore del decreto i requisiti possano avere diritto alla decorrenza del trattamento pensionistico a partire dal 1° agosto 2019; i dipendenti pubblici che abbiano maturato i requisiti previsti dal 1° febbraio 2019 possano avere diritto alla decorrenza del trattamento pensionistico una volta trascorsi sei mesi dalla data di maturazione dei requisiti stessi fermo restando che la richiesta di pensionamento anticipato deve tassativamente essere presentata all’amministrazione di appartenenza con un preavviso di sei mesi.
Entrando nel merito dei requisiti specifici per scuola e AFAM, nel decreto è spiegato come in questi casi si debba fare riferimento all’articolo 59, comma 9, della legge 27 dicembre 1997, n. 449. Si tratta, quindi, di aspettare una circolare da parte del ministero dell’Istruzione che indichi la riapertura dei termini per presentare le domande entro fine febbraio. Il pensionamento dal 1° settembre 2019 sarà possibile, quindi, come spiegato da Orizzonti Scuola, “per il computo dei sei mesi necessari ai fini dell’accesso dei mesi necessari ai fini dell’accesso si tiene conto di settembre, ottobre, novembre dicembre, anche se non effettivamente prestati, qualora in tal modo il pensionando maturi i requisiti per il pensionamento al 31 dicembre”. La domanda di cessazione, quindi, andrà presentata entro il 28 febbraio 2018.
Pensione anticipata: tutte le opzioni per il pensionamento
A parte Quota 100, rimane possibile andare in pensione una volta maturati 42 anni e 10 mesi di servizio per gli uomini e 41 anni e 10 mesi di servizio per le donne.
Ancora di parla dell’eventualità di Opzione donna, possibilità che verrebbe data alla lavoratrici autonome con almeno 58 e 59 anni di età e 35 anni di contributi versati. Per quanto riguarda i lavoratori precoci, potranno andare in pensione con 41 anni di contributi allo stato. In ambito TFR e TFS a tutti i lavoratori spetterà l’anticipo di fine rapporto fino a 30 mila euro.
Simulazioni pensionamento Quota 100 e altri metodi
Qui di seguito indichiamo due tabelle ad opera di SNALS (Sindacato Nazionale Autonomo Lavoratori Scuola) che simulano gli importi per i docenti e il personale ATA qualora andassero in pensione a seconda del trattamento scelto.
Dopo l’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri in data 17/01/2019 del decreto Quota 100 al personale scolastico è stata data la possibilità di andare in pensione in data 01/09/2019; ecco una scheda che sintetizza tutte le possibilità per il personale scolastico:
Per quanto invece riguarda Quota 100 nello specifico, gli importi che si percepirebbero e un confronto con la Legge Fornero, SNALS ha stilato un’ulteriore tabella di confronto:
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Quota 100 in Gazzetta Ufficiale: guida alla pensione per docenti e ATA e importi
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