Le attiviste di Non Una di Meno hanno indetto sciopero per la Festa della donna 2019. L’8 marzo i lavoratori e le lavoratrici, compresi quelli della scuola, potranno aderire e partecipare alle manifestazioni, previste non solo in Italia ma a livello mondiale. Allo sciopero hanno già aderito diverse sigle sindacali come Usb, Cobas, USI e qualunque lavoratore, anche se non iscritto nello specifico a queste sigle, può aderire grazie alla copertura sindacale generale.
Parlando nello specifico delle scuole, la comunicazione dello sciopero arriva tramite una circolare del Miur a ciascuna scuola. Questa stessa circolare verrà pubblicata sul sito di Non Una di Meno non appena verrà emanata.
Sciopero scuola 8 marzo 2019: le ragioni
Quali sono i motivi che stanno dietro lo sciopero dell’8 marzo 2019? La data della Festa della donna, come è facile immaginare, non è casuale. Si tratta di una protesta di 24 ore in cui tutte le donne (lavoratrici dipendenti pubbliche e private e lavoratrici autonome) sono invitate a scioperare, così come gli uomini, per opporsi alle discriminazioni di genere e alla violenza che le donne possono trovarsi a subire quotidianamente anche senza rendersene conto. Di cosa si tratta? Della disuguaglianza sul lavoro, tanto per cominciare, della parità salariale, dello sfruttamento del corpo femminile, dei ruoli che la donna si trova ancora oggi ad assumere, suo malgrado, nelle strutture sociali e familiari.
Tutto questo è frutto di decenni di comportamenti che consideriamo “normali”, come se fosse insito nella natura delle donne, per esempio, occuparsi delle faccende di casa. Questa è la ragione per scioperare per 24 ore rispetto a tutti i ruoli assunti, anche quelli in casa: si tratta di far capire al mondo il valore della donna nella società.
Lo sciopero non sarà solo in Italia: Non Una di Meno coinvolge tutto il mondo, dalla Polonia all’Italia, dall’Ungheria al Brasile. Tutti si uniranno contro le discriminazioni di genere.
Sciopero scuola 8 marzo: programma e manifestazioni a Roma
Per quanto riguarda le attività di Non Una di Meno a Roma, la giornata sarà costellata di eventi oltre al corteo pomeridiano.
Il primo appuntamento è alle ore 9 fuori dal Ministero della Salute (Lungotevere Ripa, 1) per protestare contro le condizioni lavorative di operatrici e operatori socio-sanitari con una serie di richieste: internazionalizzare il personale precario, assumere nuovo personale nei consultori, rivendicare il diritto alla libertà di scelta e alla salute con ospedali e consultori laici, finanziati e aperti, ottenere che gli obiettori di coscienza non possano lavorare in consultori e ospedali pubblici e che nei programmi scolastici fin dalla primaria venga inserita l’educazione sessuale.
Alle ore 10.30 in via Molise 19, presso il Ministero del Lavoro, chi sciopera presiederà per rivendicare il diritto di autodeterminazione contro violenza e ricatto, congedi retribuiti e obbligatori per la maternità, un salario minimo europeo e un welfare universale; si protesterà inoltre contro disparità salariale e contro la discriminazione delle donne sul mercato del lavoro, tutte coloro che sono oggetto di molestie e discriminazioni sessiste e transomofobiche.
Alle ore 17 partirà il corteo di protesta di Non Una di Meno da piazza Vittorio per arrivare a piazza Madonna di Loreto: la richiesta del corteo è che il DDL Pillon venga immediatamente ritirato. Inoltre la protesta vuole portare l’attenzione sul diritto di ogni donna di circolare liberamente e in maniera sicura per la propria città, sulla libertà di protestare contro la violenza delle istituzioni e contro il razzismo e sulla necessità che a scuola (superiori e università) gli studenti vengano educati alla diversità di genere.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Sciopero scuola 8 marzo 2019: programma e motivazioni
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