Ogni anno con l’avvicinarsi delle feste natalizie la questione crocifisso viene spesso riportata sotto i riflettori per via di avvenimenti nelle scuole che diventano veri e propri casi di cronaca: c’è chi lo vuole, concordando con le ragioni espresse da Bussetti, e chi invece sostiene che esporre il crocifisso nelle aule andrebbe contro la natura laica della scuola italiana così come da sentenza della Corte Costituzionale n. 203 del 1989.
Crocifisso sì o no? Quest’anno i casi in Veneto e ad Arezzo
Quest’anno è toccato finire sui giornali alle scuole di Favaro Veneto, Tessera e Dese, in provincia di Venezia. La ragione? Il presepe è stato vietato. Non hanno tardato a farsi sentire genitori e alcune insegnanti dell’istituto comprensivo, protestando direttamente presso la dirigenza. La preside, dal canto suo, avrebbe giustificato questa decisione per via di mancanza di fondi a cui la Lega ha prontamente risposto che esiste un fondo appositamente stanziato nella Regione Veneto per la realizzazione dei presepi di Natale nelle scuole.
Per quanto riguarda il caso ad Arezzo, invece, la richiesta alle scuole comunali di allestire un piccolo presepe è stata fatta proprio dall’amministrazione comunale della città.
Si tratta di un invito esteso anche alle scuole statali che sceglieranno di aderire. Per spiegare la richiesta è intervenuto l’assessore alle Politiche scolastiche Lucia Tanti: "E’ una tradizione importante alla quale non possiamo e non vogliamo rinunciare". A tal proposito si sono esposti anche Cgil e Uil scuola, tramite le parole del segretario scuola Uil Pino Turi, domandando esplicitamente alla politica di non entrare in merito alle questioni e “non dettare la linea” alle scuole: “la laicità è il principio cardine della scuola statale del nostro Paese. Le nostre istituzioni scolastiche trovano, nella costituzione, la legittimazione piena della loro funzione, la garanzia della loro autonomia e indipendenza".
La politica ha parlato anche tramite le parole del ministro Bussetti che ha dichiarato come per lui il crocifisso sia “simbolo della nostra storia, della nostra cultura, delle nostre tradizioni: non vedo che fastidio possa dare nelle nostre aule scolastiche anzi, può aiutare a far riflettere". Queste parole il ministro le ha pronunciate durante un incontro con Fidae, aggiungendo anche che i presepi durante il periodo natalizio "fanno parte della nostra identità".
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Scuola, sì di Bussetti a crocifisso e presepe nelle aule: “cultura, tradizioni e identità”
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