Le graduatorie si sono svuotate in tante aree del paese e, per quanto riguarda il concorso 2018, le operazioni non sono ancora terminate ovunque. Si cercherà di recuperare circa 10mila posti dopo che, nell’a.s. 2018/2019, le cattedre rimaste vacante sono state ben 32mila. La ragione? La mancanza di docenti a cui assegnarli.
Le graduatorie (GMRE) del concorso 2018 avrebbero dovuto essere pubblicate entro e non oltre il 31/08/2018, come da DM n. 579/2018 di assegnazione dei contingenti di nomina in ruolo. Lo scopo sarebbe stato quello di utilizzarle, visto le tempistiche, per le immissioni in ruolo per l’a.s. 2018/2019.
Alla fine, però, le cose non sono andate come previsto. Ci ha pensato il Miur, nel corso di un’informativa sindacale, a comunicare la volontà di prorogare il termine dato al 31/12/2018, così da poter proseguire con le assunzioni dei docenti destinati al FIT. Le ragioni? La decisione è stata presa sia per via delle proteste dei docenti interessati, sia per i tantissimi posti che non sono stati assegnati in ruolo. L’emanazione è stata annunciata dall’Amministrazione con un apposito decreto, il DM n. 631/2018 trasmesso con nota n. 42322 del 26-09-2018.
Si passerà quindi all’assegnazione nei prossimi mesi, cercando di coprire i posti rimasti vacanti e di accelerare il percorso per l’accesso all’insegnamento.
Proroga al 31/12/2018: ecco come funziona
Dato il DM 631/2017, quindi, le graduatorie non sono state pubblicate entro il 31/08/2018 ma saranno comunque pubblicate entro il 31/12/2018 e verranno utilizzate allo scopo di individuare degli aspiranti docenti collocati in posizione utile rispetto ai posti residui dopo le operazioni di immissione in ruolo sia dalla GM 2016 (compresi anche gli elenchi aggiuntivi), sia dalla GaE.
I docenti inseriti nelle GMRE, quindi, saranno resi noti entro il 31/12 e potranno essere assegnati al percorso annuale FIT, fermo restando la precedenza dei docenti delle altre due graduatorie e, di conseguenza, la disponibilità di posti che non sono stati già loro assegnati. La supplenza annuale comincerà il prossimo anno scolastico.
La scelta ha decorrenza giuridica a partire dall’a.s. 2019/2020. I docenti ammessi al percorso FIT saranno titolari di contratto di supplenza annuale sia per quanto riguarda le condizioni economiche che per quanto riguarda le condizioni giuridiche. Tale contratto, di conseguenza, non può che partire su entrambi i piani (economico e giuridico) dal 1° settembre prossimo.
Come funzionano scelta dell’ambito e accantonamento posti?
Tutti coloro che saranno in posizione utile per l’ammissione al percorso annuale FIT potranno scegliere, ovviamente seguendo l’ordine di punteggio della graduatoria e a seconda dei posti disponibili, l’ambito territoriale in cui vogliono essere assegnati per svolgere le attività scolastiche relative al loro percorso annuale. Tutti i posti degli ambiti scelti dai docenti FIT verranno accantonati e resi indisponibili per altre immissioni in ruolo nell’a.s. 2019/2020 (anno nella quale i docenti in questione saranno impegnati a svolgere il percorso FIT).
Per quanto riguarda la tempistica e le modalità della scelta dell’ambito, è compito dei Direttori degli uffici scolastici regionali emanare un decreto apposito con la spiegazione esaustiva di termini e modalità per la scelta degli ambiti.
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Assunzione docenti concorso 2018: 10mila posti da assegnare entro il 31 dicembre
Naviga per parole chiave
News Scuola
Lascia il tuo commento