Uno dei dubbi che agli studenti e anche agli adulti capita di avere è quello sulla grafia di questa parola: si scrive se stesso o sé stesso? Vediamo cosa dice l’Accademia della Crusca, massima istituzione in termini di lingua italiana, rispetto alla forma corretta di questa espressione e le ragioni che ci sono dietro, tenendo presente che si tratta di una regola abbastanza complessa e che tira dentro anche il sé inteso come l’essere di qualcuno. Vediamo insieme come si scrive, se stesso o sé stesso?
Se stesso o sé stesso: la grafia corretta
Facciamo un passo indietro e parliamo del pronome tonico riflessivo singolare e plurale sé: esso vuole per forza l’accento acuto (quello che parte dal basso e va verso l’alto da sinistra a destra), che serve ad indicare graficamente la pronuncia della parola e a distinguerla graficamente dalla congiunzione se o dal pronome atono.
Tornando a se stesso o sé stesso, si possono individuare diverse tendenze: alcuni studiosi pensano che l’accento, in questo caso, non sia richiesto poiché il pronome non può essere in alcun modo confuso il se congiunzione. Secondo quanto è stato appena detto, quindi, la forma corretta è se stesso.
La questione cambia, però, quando si passa al plurale della parola in questione, ovvero sé stessi o sé stesse. In questo caso l’accento risulta necessario perché altrimenti si rischierebbe di fare confusione graficamente con le prime tre persone del congiuntivi imperfetto del verbo stare.
Si tratta di una regola che ha moltissime eccezioni, è vero, e non è semplice ricordare tutti i casi. La regola di base è che l’accento su sé è necessario quando serve distinguerlo dalla preposizione se, ovvero in tutti quei casi in cui, in una frase, la particella potesse assumere entrambe le valenze (se o sé).
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Se stesso o sé stesso: come si scrive?
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