I docenti che si impegnano di più guadagnano più soldi e l’autonomia va favorita: queste, di base, le parole del ministro Marco Bussetti, a capo del Ministero dell’Istruzione nel corso dell’attuale esecutivo tardato Lega-5Stelle.
Ospite a Tg3 Fuori Tg, in onda su Rai 3, Bussetti ha parlato di alcune delicate questioni che riguardano il mondo della scuola e degli insegnanti. Le idee del ministro sono chiare: merito e autonomia fanno parte del suo progetto. Vediamo cosa ha dichiarato Bussetti su queste tematiche.
Bussetti: “Chi lavorerà e si impegnerà dovrà essere considerato di più”
Parlando a Fuori Tg, Bussetti ha espresso il suo parere a favore del merito. Rispondendo a una domanda che gli è stata posta nel corso dell’intervento in merito alla questione, Bussetti ha riferito che il Miur sta lavorando per venire incontro il più possibile ai bisogni degli studenti. Per l’attuale capo del Miur questo obiettivo non è slegabile dal discorso del merito: “Chi lavorerà e si impegnerà dovrà per forza essere considerato di più” , ha dichiarato apertamente Bussetti.
A questa frase non sono state però aggiunte ulteriori specifiche o direttive su come ha intenzione di farlo: niente dettagli sulla modalità di realizzazione, quindi, né indicazioni su quali fondi verranno utilizzati allo scopo di promuovere il merito.
Parlando di merito sicuramente il pensiero va al bonus merito della Buona scuola, contributo economico che è stato confermato anche nel 2019 (istituito con la legge 107 comma 126) allo scopo di valorizzare i meriti del personale docente. Il governo Renzi ha istituito, allo scopo, un fondo di 200 milioni di euro da rinnovare con cadenza annuale. I soldi stanziati vengono gestiti in autonomia dalle scuole ma, fino ad ora, molti docenti hanno dimostrato di non essere contenti del provvedimento.
Autonomia si: l’elogio del ministro
Intervistato a Fuori Tg Bussetti ha anche elogiato l’autonomia, che da poco ha compiuto vent’anni. Secondo il ministro dell’Istruzione l’autonomia “dà la possibilità di responsabilizzare e deve finalizzare al miglioramento delle competenze dei nostri studenti”.
Tutto a vantaggio degli studenti, quindi, secondo Bussetti. Per potenziare l’autonomia, però, è necessario lavorare in armonia, come una squadra, insieme alle istituzioni locali. Bussetti ha dato la sua totale disponibilità dicendo che il governo c’è e che ha idee e progetti mirati da proporre.
Secondo Bussetti, quindi, l’autonomia responsabilizza i docenti dal 1999. Quando gli è stato chiesto se, secondo lui, non ci sia il rischio di massimizzare il divario Nord-Sud, lasciando indietro interi territori, Bussetti ha risposto che l’autonomia è un tipo di gestione della scuola coerente e adatto ai nostri tempi. Si tratta di responsabilizzare il corpo docenti così da soddisfare gli studenti e permettere loro di migliorarsi. Come esempio virtuoso dell’autonomia scolastica Bussetti ha citato l’istituto agrario Zanelli di Reggio Emilia, “dove la sinergia tra attività locali e scuola migliora l’apprendimento degli studenti nelle materie didattiche affrontate”.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Bussetti: docenti che si impegnano di più guadagnano di più
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