La tumultuosa storia d’amore tra lo scrittore James Joyce e la moglie Nora Barnacle è una delle passioni letterarie più amate, resa immortale da una delle date simbolo della letteratura mondiale: il 16 giugno.
Il primo incontro tra Joyce e Nora avvenne infatti il 16 giugno 1904, significativamente la stessa data in cui lo scrittore ambientò gli avvenimenti del suo capolavoro l’Ulisse che si svolgono tutti nell’arco di una sola giornata.
Oggi l’anniversario dell’incontro tra James Joyce e Nora Barnacle è festa nazionale in Irlanda, meglio conosciuto come Bloomsday, una ricorrenza letteraria volta a omaggiare l’opera di James Joyce. Nel celebrare il grande scrittore milioni di persone a Dublino e in tutto il mondo festeggiano dunque l’anniversario romantico del primo appuntamento tra il signore e la signora Joyce.
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L’amore tra James Joyce e Nora Barnacle
Joyce conobbe Nora Barnacle, un’affascinante cameriera di Galway dal temperamento pratico che lavorava al Finn’s Hotel, nel 1904. Tra i due fu subito amore folle, nel mese di ottobre dello stesso anno la coppia si trasferì a Trieste dove ebbe due figli, Giorgio e Lucia. James e Nora viaggiarono a lungo per il mondo vivendo in varie città, tra cui Parigi, e morirono entrambi a Zurigo, in Svizzera, ormai anziani a pochi anni di distanza.
Scopriamo 10 curiosità sulla storia d’amore più famosa della letteratura mondiale.
1. A lungo finsero di essere sposati
James Joyce e Nora non erano sposati quando scapparono insieme nell’ottobre 1904 e non si sposarono fino al 1931. Sebbene bohémien in alcuni atteggiamenti, i Joyce vissero una vita abbastanza convenzionale. Finsero a lungo di essere sposati solo nel 1931, dopo ventisette anni, resero legale la loro unione per garantire sicurezza ai loro figli. La coppia sperava di sposarsi con una cerimonia intima e discreta in un ufficio del municipio di Londra, ma fu scoperta dai paparazzi. Il loro fastidio è palpabile nelle fotografie: Joyce ha un aspetto torvo e Nora cerca di nascondere il viso con il cappello.
Nora: A Love Story of Nora Barnacle and James Joyce
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2. Furono una coppia vagabonda
Nora e James non ebbero un indirizzo fisso, si spostarono senza sosta per tutta la vita: a volte sfrattati, a volte vivendo in alloggi temporanei presi in prestito da amici. Spesso dovettero fuggire per tenersi al sicuro. Si trasferirono a Zurigo durante la Prima guerra mondiale e vi ritornarono all’inizio del Secondo conflitto mondiale. Durante gli anni trascorsi a Parigi, vissero in ben 19 indirizzi diversi. Solamente in tarda età la coppia cessò di vagabondare, stabilendosi definitivamente nella dimora di Zurigo.
3. Joyce lavorò come insegnante per mantenere la famiglia
James Joyce lavorò a lungo come insegnante di inglese. Insegnava nelle scuole Berlitz di Trieste e della provincia italiana di Pola, ma trovava il lavoro noioso, e spesso parlava ai suoi studenti dei difetti dell’Irlanda e delle gioie del bere anziché tenere lezioni di letteratura. Abbandonò definitivamente l’insegnamento quando diverse benefattrici alleviarono le sue difficoltà finanziarie.
4. La coppia visse con i fratelli di Joyce
Seguendo la tradizione millenaria degli emigranti irlandesi, Joyce e Nora portarono a Trieste tre dei fratelli di Joyce, che vissero a lungo con loro.
In particolare Stannie, il fratello prediletto, lavorò accanto a Joyce nella Berlitz School. Tuttavia le motivazioni di Joyce non erano affatto benevole o caritatevoli: afflitta dalla povertà, la famiglia aveva bisogno di un’altra fonte di guadagno. Stannie era spesso amareggiato per quella condizione. Disse che era stato usato dal fratello, sfruttato fino all’osso. Eppure tra i due vi era un curioso rapporto di odio-amore. Infatti Stannie chiamò il suo unico figlio James, in omaggio al fratello. Stannie Joyce morì proprio nel Bloomsday del 1955.
5. James Joyce aprì un cinema in Irlanda
James Joyce aprì il primo cinema in Irlanda. Il cinema si chiamava Volta Electric Theatre e aprì in Mary Street, a Dublino, nel settembre 1909. Joyce mise in piedi il cinema con l’appoggio di alcuni uomini d’affari con cui aveva fatto amicizia a Trieste, ma i dublinesi non gradirono molto il programma di film italiani e francesi stabilito da Joyce, e l’impresa fallì in breve tempo.
6. Le lettere erotiche tra James Joyce e Nora
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Nora e Joyce si scambiarono infuocate lettere erotiche, ora raccolte e pubblicate in un carteggio.
Le famose “dirty letters” furono scritte nel 1909, anno che costrinse i due amanti a una lunga separazione: Joyce si trovava infatti a Dublino per affari, mentre Nora era a Trieste con i due figli piccoli, Giorgio e Lucia Anna. Una corrispondenza privata oggi divenuta a tutti gli effetti pubblica, che ci mostra l’aspetto più intimo della relazione tra lo scrittore e la moglie.
7. Joyce dedicò una canzone a Nora
James Joyce proveniva da una famiglia di musicisti e lui stesso valutò per un periodo se intraprendere la carriera di cantante. Aveva una dolce voce da tenore e amava la musica. Nora rimase incantata quando sentì Joyce cantare nelle Antient Concert Rooms di Dublino, lui le dedicò una canzone all’inizio del loro corteggiamento. L’anno precedente, Joyce aveva vinto una medaglia di bronzo in un concorso nazionale di canto. Regalò la sua medaglia all’adorata zia Josephine che lo aveva sempre incoraggiato.
8. I figli ereditarono il talento artistico del padre
I figli dei Joyce avevano uno spiccato talento creativo. Lucia era una ballerina e si esibiva a Parigi, e Giorgio, come suo padre, aveva una bella voce da tenore. Purtroppo, la malattia mentale di Lucia le impedì di perseguire una carriera nella danza, e Giorgio era troppo timido per salire sul palcoscenico ed esibirsi davanti a un pubblico.
9. Nora e James Joyce sono sepolti insieme nel cimitero di Zurigo
Il governo irlandese rifiutò di rimpatriare il corpo di James Joyce quando lo scrittore morì in Svizzera nel 1941. Fu sepolto nel cimitero di Fluntern, nella città di Zurigo. Nora, che morì dieci anni dopo, nell’aprile del 1951, non fu inizialmente sepolta nella stessa tomba del marito, ma nel 1966, i suoi resti vennero riesumati e seppelliti accanto a Joyce. Ora riposano insieme per l’eternità.
10. L’affettuoso ricordo del nipote Stephen Joyce
L’ultimo discendente diretto di Nora e James è morto nel gennaio 2020. Stephen Joyce, unico figlio di Giorgio Joyce, fu il grande difensore della reputazione della sua famiglia e della scrittura dell’amato nonno.
Stephen dedicò un dolce ricordo ai nonni, descrivendo la relazione tra James Joyce e Nora Barnacle in questi termini:
Nonna era così forte, era una roccia. Oserei dire che nonno (Joyce, Ndr) non avrebbe potuto fare nulla di tutto questo, non avrebbe scritto i suoi libri senza di lei.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: 10 cose che (forse) non sai sulla storia d’amore tra James Joyce e la moglie Nora
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