A un metro da te di Rachael Lippincott

A un metro da te di Rachael Lippincott (Mondadori, 2020, trad. F. Novajra) racconta una storia d’amore: un respiro, due vite.

Stella è una ragazza forte e determinata, a cui la vita, però, ha riservato un duro colpo. La ragazza infatti soffre di una grave malattia ai polmoni e la sua vita non può definirsi proprio normale. Perlomeno non come quella di molte sue coetanee.
Entra ed esce dagli ospedali di continuo e soltanto la sua forza d’animo le ha permesso, e le permette, di non soccombere e affrontare la malattia a testa alta.
La speranza? Un trapianto di polmoni.

Nel frattempo deve mantenersi a una distanza di sicurezza da chiunque, pena un’infezione che potrebbe ucciderla.
Will si trova nella stessa situazione di Stella. Conosce le regole però ogni tanto gli piace trasgredirle.

Stella e Will s’incontrano per caso, si conoscono e, ovviamente, s’innamorano.
Riuscite a immaginare due persone che si amano che non possono nemmeno baciarsi? Una tortura orribile. E se, per una volta, facessero a modo loro?
Potrebbero morire, certo. Ma non vivere un amore non è peggio?

Rachael Lippincott ci parla d’amore e lo fa nel modo più dolce e al tempo stesso drammatico possibile. Un amore che lotta per nascere, certo. Un amore che lotta soprattutto per sopravvivere. E non è un eufemismo.

Personaggi che saranno prima di tutto nostri amici, parole e gesti che ci scalderanno il cuore e ci faranno tifare per questo amore che chiede soltanto una possibilità.
Una storia portata sul grande schermo e, nonostante la simbiosi non sia sempre perfetta tra questi due mondi, questa volta ha conservato tutta la propria potenza narrativa.
A un metro da te è un libro scritto per chi non vuole smettere di credere nell’amore. Mai.