Acquasanta di Valentina Gebbia

“Acquasanta” è il quinto e ultimo dei romanzi dedicati da Valentina Gebbia alle investigazioni della sgarrupata e divertentissima famiglia Mangiaracina.
Ambientato a Palermo, una città che la scrittrice sa raccontare in modo originale e mai scontato, con uno stile sapiente e dalle note ironiche irresistibili, questa volta spazia anche nel mondo del cinema.

I fratelli Mangiaracina, mentre sono coinvolti nel trasloco epocale che li porta via da Borgo Vecchio per fare il loro ingresso nella borgata marinara dell’Acquasanta, si trovano invischiati in uno strano delitto che ha come vittima un vecchio amico d’infanzia disabile, delitto del quale è accusata la sorella, cui Terio Mangiaracina non è mai stato insensibile. Nel frattempo, Fana Mangiaracina è impegnata anima e corpo nelle riprese cinematografiche di un film indipendente che si sta girando là all’Acquasanta e che racconta la magnifica Palermo dell’epoca liberty, mentre simboli spirituali ancor più antichi, addirittura fenici, fanno il loro ingresso nelle indagini e nell’ambiente della stessa troupe.

Le pagine emozionano tanto da non riuscire a staccarsene, fra colpi di scena, sospetti, esoterismo e amori non troppo consolatori, e di sicuro ci si innamora di una città dalle suggestioni millenarie che altrove viene sempre raccontata in modo monotematico mentre nei romanzi di Valentina Gebbia ritrova tutto il suo splendore e quel fascino che l’ha resa meta preferita di tanti viaggiatori. E poi, c’è la famiglia Mangiaracina, la tenerissima e prosperosa madre Assunta che cucina dalla mattina alla sera e ha intuizioni investigative uniche nel loro genere, i soliti conflitti esilaranti e in fondo amorevoli tra i fratelli Terio e Fana, l’uno geniale nelle indagini e l’altra arruffona; c’è un giallo di tutto rispetto, mix unico di generi, che non si può non amare. Per la singolarità , i romanzi di Valentina Gebbia vengono definiti degli “arancioni”, proprio perché non assomigliano ai gialli, ai noir o alle semplici commedie. Per chi non conosce l’autrice, è l’occasione buona per iniziare.