È scomparsa stamattina, all’età di novant’anni, la scrittrice Maria Venturi, dopo una vita interamente votata alla letteratura e alla scrittura.
Tra i suoi ultimi romanzi ricordiamo Ora mi vedi (Rizzoli, 2017) e Tanto cielo per niente (HarperCollins, 2018), titoli che concludono una vastissima bibliografia, lunga quanto la sua esistenza.
Venturi è considerata la paladina del romance italiano. All’attività di scrittrice - era una predestinata, come gli disse un suo insegnante universitario, il famoso critico letterario Mario Fubini - affiancò quella di giornalista come direttrice di storici rotocalchi femminili, quali Novella 2000 e Annabella.
Una bella vita, vissuta sempre in punta di penna, come una vocazione. A lei dobbiamo anche il soggetto della celebre soap Incantesimo, andata in onda tra gli anni Novanta e gli anni Duemila.
Vediamo più nel dettaglio la vita e le opere di Maria Venturi.
Maria Venturi: la vita
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Nata a Firenze il 1° agosto 1933, Maria Venturi crebbe a Brescia, la città dove - tra vari e necessari pendolarismi - sarebbe rimasta sino alla fine della sua vita.
Dopo la maturità classica si iscrisse a Lettere Classiche presso l’Università degli Studi di Milano, dove ebbe come insegnante il critico Mario Fubini, che per primo la incoraggiò a scrivere. La giovane Venturi all’epoca si limitava a inviare racconti al giornale Novella, all’epoca rivista di narrativa, che venivano prontamente pubblicati. Aveva, però, in mente di scrivere un romanzo. A venticinque anni inviò alcuni capitoli del suo manoscritto a Italo Calvino, che all’epoca lavorava in Einaudi, chiedendogli una valutazione. La risposta venne e fu positiva: anche Calvino incoraggiava Venturi a continuare la sua opera di narrativa, ma lei dovette interrompersi perché nel frattempo era stata assunta a Novella con un contratto di sei mesi.
Era l’inizio di una brillante carriera giornalistica: nel 1970, dopo un lungo praticantato, Venturi diventa giornalista professionista. In questi anni di tirocinio professionale era stata sostenuta da un grande nome del giornalismo italiano, Enzo Biagi.
Nove anni dopo sarebbe diventata direttrice di Novella 2000, carica che avrebbe mantenuto sino al 1981, quando venne chiamata a dirigere il settimanale Annabella. Con il nuovo settimanale inaugura anche una rubrica di Posta del cuore, chiamata Lezioni d’amore, per la quale è particolarmente ricordata: i suoi consigli furono seguiti da migliaia di lettrici. Venturi per Annabella si occupava anche di recensioni, articoli, interviste. Il sogno di scrivere un romanzo, però, non l’aveva mai abbandonata.
I libri di Maria Venturi: da Storia d’amore a Incantesimo
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In seguito alla crisi del giornale, Maria Venturi decide di mantenere alcune collaborazioni giornalistiche, con Oggi e Il Messaggero, e nel frattempo tentare l’avventura narrativa, incoraggiata da Oreste Del Buono. Nel 1984 pubblica con Rizzoli Storia d’amore, che diventerà presto una serie per la tv con protagonista Margherita Buy.
Recensione del libro
Storia d’amore
di Maria Venturi
Ed è proprio qui che la giornalista Venturi cede il passo alla scrittrice Venturi. Non si sarebbe più fermata. Seguono altri titoli di successo, tra cui il bestseller Il cielo non cade mai (1993), in cui Venturi metteva alla prova la sua scrittura aggiungendo alla trama romance colpi di scena inattesi degni di un thriller.
Recensione del libro
Il cielo non cade mai
di Maria Venturi
Pubblica anche In punta di cuore, Mia per sempre, Addio e ritorno, Caro amore, I giorni dell’altra, tutti titoli di successo. Nel 1998 arriva al grande pubblico televisivo creando il soggetto della celebre soap andata in onda sulla Rai Incantesimo, da cui sarà tratto anche l’omonimo romanzo pubblicato nel 2000 e un seguito intitolato Il nuovo Incantesimo nel 2016.
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La vita di Maria Venturi fu dedita alla scrittura sino alla fine. La sua ultima pubblicazione risale al 2019, per Solferino, si tratta di un libro di consigli d’amore dal titolo Cuore matto. I mantra per una relazione felice, in cui la scrittrice si metteva di nuovo alla prova come love coach scrivendo una contemporanea “posta del cuore”. Con il tono semplice e diretto che la contraddistingueva, la scrittrice componeva un vademecum sentimentale per orientarsi nell’eterno guazzabuglio del cuore, in un dialogo schietto e aperto con le sue lettrici.
L’esistenza privata di Venturi riflette l’amore che aveva narrato in tutti i suoi libri: era felicemente sposata da anni con Andrea Mariani e aveva due figlie gemelle. Oggi è la famiglia a dare la triste notizia della sua dipartita.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Addio alla scrittrice Maria Venturi, paladina del romance italiano
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