Aenigma S.
- Autore: Pierluigi Felli, Giovanni Marzella
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2023
Giù le mani dalle ultime pagine, non correte a trovare la soluzione dell’enigma sul quale s’incentra questo lavoro, romanzo storico, certo, ma allo stesso tempo eccitante gioco enigmistico. Infatti Aenigma S. è il titolo scelto dai coautori Pierluigi Felli e Giovanni Martella, che l’hanno scritto e da Atlantide Editore, che l’ha pubblicato (Latina, marzo 2023, 142 pagine).
I lettori sappiano che la soluzione del mistero arriverà e sarà esauriente, risolverà qualsiasi dubbio. Non è il caso, perciò, di rompere il giocattolo e sciupare la suggestione voluta e ottenuta dalla coppia di scrittori laziali, che hanno disseminato indizi, chiavi cifrate, messaggi in codice, significati nascosti e dettagli criptici nei dodici capitoli che precedono l’ultimo, quello delle spiegazioni, seguito dall’Epilogo, che aggiunge i chiarimenti definitivi.
Un bella prova narrativa nell’insieme, di facile lettura - non vi spaventate - un romanzo storico molto speziato, decisamente movimentato nel suo itinerario a risalire la penisola italica verso nord, nella seconda metà del XVI secolo, partendo da Messina a fine estate 1571.
Oltre alla curiosità degli incontri con i grandi italiani del tempo, compresi Galileo e Buonarroti, quest’opera si distingue per la spregiudicata e determinante componente enigmistica. Del resto, visti gli autentici rebus sparsi nel testo e considerata la propensione all’occulto dell’adepto rosacrociano personaggio co-narratore del romanzo, Felli e Marzella sembrano a loro volta dei moderni alchimisti. Invece di storte e alambicchi maneggiano vocaboli, frasi, prosa e dialoghi di un testo narrativo originale e intrigante.
Pierluigi Felli, romano cinquantottenne trapiantato a Latina e appassionato di avventure estreme, ha smesso nel 2003 i panni dell’avvocato per assumere quelli dello scrittore di professione, con oltre cinquanta romanzi all’attivo, più otto raccolte di racconti.
Giovanni Marzella, che a Latina è nato e ha vissuto, divide i suoi interessi tra la professione forense e la scrittura. Se sono due i titoli a quattro mani con Pierluigi, da solo ha firmato un giallo medioevale, una raccolta di racconti e una fiaba ispirata alle tradizioni norrene europee.
Per metà, il loro Aenigma S. rivisita un’idea di Felli, già data alle stampe dieci anni fa con il titolo Una lancia scagliata nel buio. Il resto è una parte inedita di Marzella. Risulta perciò nell’insieme una versione non solo ampliata, ma del tutto originale e autonoma rispetto al prodotto originale.
Gustiamoci la vicenda narrata, che i due autori fanno raccontare a un medico partenopeo nel 1969, Luigi Fargnoli, massone e rosacrociano, affiliato alla Scuola della Notte, circolo esclusivo e a suo tempo segreto, fondato nel 1588 da sir Walter Raleigh e del quale hanno fatto parte tra i primi il commediografo inglese Christopher Marlowe e il filosofo e scienziato Francis Bacon.
A sua volta, questo Fargnoli sostiene d’essere venuto in possesso di un manoscritto risalente a quattrocento anni prima.
Come sia finito nelle sue mani non ha nessuna importanza, dice e nemmeno come abbia resistito a offese e incognite per ben quattro secoli. Quello che conta, è che cosa abbia voluto raccontare “l’anonimo educatore” che lo ha redatto.
Non si firma, non si presenta e offre poco e confusamente di sé. Scrive d’essere sbarcato a Messina il 16 settembre del 1571, mentre dal porto siciliano salpavano i battelli e gli armati della Lega Santa cattolica, al comando di Giovanni d’Austria. Ventidue giorni più avanti, infliggeranno una sconfitta decisiva alla flotta ottomana, nelle acque greche davanti a Lepanto, vendicando l’orrendo supplizio patito da Marcantonio Bragadin, a capo dei difensori di Candia. L’ammiraglio turco Mustafa Pascià, lo aveva punito crudelmente, per la tenace resistenza della fortezza cristiana, ultimo baluardo sull’isola di Cipro al dilagare delle forze musulmane. Il governatore veneziano era stato scuoiato vivo e la pelle, impagliata e ricucita, esposta in giro come monito a non opporre resistenza alle armi della mezzaluna.
Un medico messinese, Giovanni Florio, sposato con una nobile della famiglia Crollalanza, ha convocato l’inglese per affidargli il figlioletto di sei anni e mezzo, da sottrarre ai pericoli di un momento molto difficile per una Sicilia esposta all’offensiva turca, alle scorrerie dei pirati, all’instabilità delle sorti storiche della Cristianità.
Pur non credendo per intero alla fantasiosa biografia sciorinata dal quarantottenne inglese, Florio lo considera un erudito educatore senza fissa dimora, un valido precettore, il migliore “sulla piazza” per il giovanissimo Michelangelo, al quale dovrà trasmettere ciò che sa e anche ciò che sa di non sapere. Gli fa consegnare una somma quale compenso e “occorrenza” per le necessità a venire.
Nel sacco del nuovo allievo c’è solo il necessario, nulla di superfluo.
Lo autorizza a esercitare severità, a punire nella maniera che riterrà più consona. Chiede soltanto, ma rigorosamente, di rendere conto dei luoghi di volta in volta raggiunti e dei progressi del ragazzo, nelle lettere da inviare il primo di ogni mese, attraverso il servizio dei corrieri montati.
Il mattino dopo, i due si avviano a cavallo verso lo Stretto, per raggiungere la Calabria e avviare il viaggio verso il settentrione. Il piccolo è rilassato oltre che intelligente, per tranquillizzarlo gli hanno detto che si tratta di una gita.
Non sa che risalirà l’Italia e farà incontri che lo formeranno come uomo, nella sua epoca.
I fatti, tanti, si svolgono nel pieno della storia d’Italia di allora, tutto sapientemente narrato dagli ottimi Felli e Marzella, in questo romanzo tanto brillante. Come si dice? Da non perdere.
Aenigma S.
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