Agnelli coltelli di Gigi Moncalvo

Gigi Moncalvo, giornalista del Corriere della Sera e Il Giorno, pubblica, con la casa editrice Vallecchi, un libro molto discutibile, intitolato Agnelli coltelli.
Il tema è scottante e al tempo stesso delicato, tant’è vero che è già oggetto di querela. Riguarda una delle famiglie più controverse ed importanti: gli Agnelli di Torino.
In particolare il testo di Moncalvo attinge alla controversia legale che vede la figlia dell’Avvocato Gianni Agnelli, Margherita, intentare causa ai suoi stessi figli di primo letto, Lapo, John e Ginevra, per quanto concerne prima l’eredità del padre, e poi quella della madre.
La tesi di sottofondo è che Margherita Agnelli sia stata truffata dai suoi stessi figli, e non solo, che, con la complicità diretta di avvocati e manager, le hanno nascosto la vera consistenza del patrimonio dei genitori.
Una causa che a vent’anni dalla morte di Gianni Agnelli e a quattro della moglie, Marella, vede “la guerra per l’eredità” più attiva che mai.

Un’ epopea italiana, dunque, una storia di parenti-serpenti curiosa e curata nei minimi particolari:

È una storia di parenti serpenti, di cugini che si fanno la guerra, qualche volta di fratelli e coltelli, di avvocati e giudici, di contabili e consulenti, di manager assetati di potere e denaro, di finanzieri che conoscono tutti i segreti e nascondono i relativi documenti, di esperti di comunicazione e di giornalisti, molti dei quali autentici cortigiani. È una storia in cui non viene risparmiato nulla pur di raggiungere l’obiettivo prefissato: notizie manipolate, interviste crudeli, ricordi cancellati, parenti ripudiati, invenzioni mediatiche, fotografie tagliate, telefonate e lettere senza risposte, messaggi trasversali e messaggeri interessati, guerre legali con parcelle milionarie, perfino mostre fotografiche con vergognose omissioni, documentari tv autorizzati dal nipote che offrono una immagine molto negativa di Gianni Agnelli; infine addirittura un film autobiografico firmato da Ginevra Elkann che mette alla berlina una parte della famiglia, a cominciare da suo padre e da sua madre.

Dunque un saggio che mescola assieme differenti generi letterari, come lo stesso autore afferma nella prefazione:

L’opera che vi proponiamo è un romanzo storico, un libro che mescola una certa dose di fantasia con la realtà documentale. I fatti raccontati riguardano vicende di pubblico interesse di cui si sono occupate e continuano ad occuparsi le cronache, spesso anche giudiziarie. E’ indubbio che la vita di ciascuno dei protagonisti di questo volume abbia avuto e abbia un impatto notevole sulla storia del nostro paese. Lo confermano due fatti: i mass-media, non solo italiani, scrivono e parlano diffusamente e continuamente delle complesse storie legate al nome e alle figure della Famiglia Agnelli; e inoltre le informazioni pubblicate dalla stampa spesso sono anche il frutto di interviste rilasciate da conoscenti, parenti, o dai diretti interessati che in tal cosa non accampano alcuna motivazione attinente la riservatezza nemmeno per aspetti della vita privata, compresa la salute.

In definitiva ne consegue un libro curioso, in cui non solo vengono narrate le peripezie di una delle famiglie più importanti e blasonate dell’Italia, ma anche uno spaccato di vita di personaggi, uomini e donne, che hanno profondamente segnato la vita italiana, per decenni, nel bene come nel male.

A chi ama le saghe, una chicca giornalistica importante. Agli altri un libro forse un po’ scandaloso, un po’ troppo lungo, un po’ troppo poco obiettivo. Sicuramente coraggioso.