Amour à Paris
- Autore: Melinda Miller
- Genere: Romanzi d’amore
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: TEA
- Anno di pubblicazione: 2016
Una deliziosa storia d’amore nella cornice di una delle città più belle e romantiche, Parigi. “Amour à Paris” è l’ultimo romanzo scritto dalla coppia di autori italiani innamoratissimi, che si nascondono sotto lo pseudonimo di Melinda Miller, uscito a luglio e già un successo editoriale come i precedenti, “London in love” e “Barcellona mi amor”. La loro storia mi ha ricordato quella di Sveva Casati Modigniani, autrice tra le più amate che, celandosi sotto questo pseudonimo e insieme al marito, in una comunione d’intenti a quattro mani, ha pubblicato numerosi romanzi traendo spunto dalla loro vita insieme. I segreti del successo dei romanzi d’amore da Colette a Liala sono tanti e indiscutibili; sentimenti positivi che mettono di buon umore e che fanno bene al cuore saranno sempre graditi alle lettrici.
“Amour à Paris” è una bella storia d’amore, come quella inattesa e travolgente dei nostri autori che si sono conosciuti all’aeroporto di Londra e subito dopo si sono sposati. Scrivono sull’amore, “che quando meno te lo aspetti… arriva”. Un romanzo che racconta, con uno stile leggero e piacevole, le vite parallele dei due protagonisti, ignari che il destino li farà incontrare. Lei è Eloise, giovane ricercatrice di Estetica, che racconta la sua vita, l’amore, le delusioni, i sogni perseguiti e il lavoro di commessa nella più rinomata pasticceria, da Colet, il Regno dei macaron. Aveva scelto di lasciare Milano e raggiungere Edoardo, l’amore della sua vita, professore di Estetica vincitore della cattedra di Filosofia alla Sorbona. Sposato con due figli, con il ciuffo brizzolato e il fascino scapigliato di un intellettuale, Eloisa se ne’era subito innamorata.
“La prima volta che avevo incontrato Edoardo, nell’aula Magna dell’Università, ero rimasta rapita dalla sua simpatia, fatta di dettagli imperfetti: la camicia abbottonata storta, i capelli irti e… grigi, gli occhiali dalla montatura in tartaruga, labbra sottili, gli occhi vividi e veloci. E la parola. Un eloquio melodico, divenuto subito musica per le mie orecchie. Un incanto da cui mi ero fatta travolgere”.
È la sua amante da dieci anni: tra rinunce, pomeriggi rubati, attese vane di una chiamata al telefono e giornate trascorse in solitudine, avverte ormai l’indifferenza di Edoardo e di non essere più importante nella sua vita. Il loro amore, che sembrava essere senza fine, è arrivato al capolinea: Eloisa è sempre più delusa e scontenta.
Lui è invece Yyes, autista di un taxi particolare che altro non è che una vecchia Peugeot, chiamata Blanc Désir, sulla quale, una volta saliti, i clienti rimangono da subito meravigliati e stupiti. Nell’auto, Yyes ha installato un piccolo impianto Hi-Fi all’avanguardia, con il quale fa ascoltare le sue canzoni preferite, una lunga playlist da Janis Joplin, Tom Waits a Chet Barker ed insieme ai CD, in un cesto, ci sono libri di ogni genere. Fa capolino da un angolino anche Chet, il suo cagnolino meticcio che ha fiuto per i clienti più simpatici.
“Questa vecchia Peugeot è un po’ la mia casa, la mia sala di composizione ma soprattutto il mio rifugio. Per questo c’è Chet e ci sono le scatole piene di CD sul sedile passeggeri. Devo avere la mia musica e il mio amico a quattro zampe per poter stare bene”.
Yyes aveva lavorato come Dj. Dopo la morte dei genitori è lui a prendersi cura di Camille, sua sorella; si sostengono l’un con l’altra, l’uno verso l’altro. Eloisa, dopo un incontro con Edoardo, in lacrime, salirà sul taxi di Yyes, che ne rimarrà affascinato. Si ritroveranno in una Parigi magica, con la luce che, sfumando, colorerà le strade, i ponti sulla Senna, le guglie delle chiese, nei toni delicati dei pastelli e, tra incantevoli e romantici scorci che invitano a lasciarsi andare, il loro amore riempirà il vuoto del tempo perduto.
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