Annabella Abbondante. Il passato è una curiosa creatura di Barbara Perna

Barbara Perna torna in libreria e pubblica una nuova avventura con protagonista la sua creatura di carta, la giudice Annabella Abbondante, nel libro intitolato Annabella Abbondante. Il passato è una curiosa creatura, edito da Giunti editore. Per chi ha letto e amato le precedenti avventure una certa riconferma, per gli altri una piacevole e accattivante scoperta.

Siamo all’approssimarsi delle vacanze natalizie, Annabella Abbondante sta preparando, con l’aiuto degli amici Nicola ed Alice, l’albero di Natale.
Ed è anche da ritrovarsi nel periodo il motivo per il quale, la bella ma pasticciona Annabella, si guarda indietro nel tempo e pensa a un suo vecchio amore, quello che non si dimentica mai, e rimane sempre tenacemente nascosto nelle pieghe del cuore. Nel suo caso è il ricordo dell’amore per Tano, un amore giovanile, che non si è mai concretizzato, ma che ha lasciato il posto a una tenera amicizia.
Tano le ha scritto proprio alcuni giorni prima, annunciandole una sua prossima visita per il tradizionale scambio di auguri, ma per ora di lui nessuna notizia. Annabella non si preoccupa, è abituata al suo strano comportamento, quindi continua indisturbata ad addobbare il suo albero:

Un albero colorato e caotico, come piaceva a lei. Stracolmo di ninnoli spaiati, carichi di ricordi.

Fino a che presso il suo ufficio, sito nel tribunale di Lucca, si annuncia la visita di una signora, che la colpisce immediatamente:

per la sua comune ed impressionante somiglianza. Stessi capelli ricci e scuri. Stesso taglio degli occhi marroni. Stesso fisico morbido e …. Abbondante…

La signora si chiama Rosalia De Stefano. La donna le annuncia la scomparsa presunta nel nulla di Tano e le chiede di fare qualcosa per rintracciarlo. Annabella è stupita, e non sa come comportarsi, fino al mattino dopo, quando le annunciano la morte della suddetta:

Le hanno sparato in testa. E poi l’hanno legata nuda, come quei morti di mafia.

Annabella è esterrefatta, troppi silenzi e troppi misteri. Da lì in poi, inoltre, si susseguono una innumerevole dose di episodi misteriosi:

Dalla visita di Rosalia alla chiamata telefonica del tipo della Prefettura di Napoli. Dalla conversazione con la madre di Tano ai suoi timori sul coinvolgimento dell’amico in qualcosa di pericoloso.

Per non parlare del ricevimento di un misterioso pacco, contenente un vecchio libro di Emily Dickinson, che Tano e lei si sono scambiati in gioventù.
Cosa sta cercando di dirle Tano? Chi è veramente il suo vecchio amore? Perché il suo comportamento, a ben pensarci, le è sempre sembrato oscuro e poco chiaro? Perché spesso Tano abbandonava il suo bar per fare viaggi al Nord, specie in Emilia Romagna? Il mistero si infittisce.
Nasce così un complesso gioco ad incastro, dove la protagonista è sempre la bella ed intelligente Annabella Abbondante, e la sua abitudine di mettere il suo naso ovunque, anche dove non le compete. Ma lei ha un potere speciale:

Intuito investigativo e una inguaribile abitudine di ficcare il naso nelle faccende altrui.

Ambientato tra la città di Lucca e principalmente in quei di Sorrento, dove vive la bella ed allegra parentela della protagonista, il romanzo si rivela essere una lettura di genere, ricca di senso dell’umorismo e di episodi ridicoli costruiti ad arte, dovuti quasi esclusivamente alla sbadataggine e al vulcano che infuoca i comportamenti della giudice in questione. Annabella Abbondante non si può non amare, anche nella sua malinconia, qui più evidente che mai. Ne scaturisce un romanzo dalla trama accattivante, che cattura e convince il lettore.
Alla prossima, entusiasmante avventura, giudice Annabella Abbondante, qui colta a sfrecciare per le vie di Sorrento, in sella alla sua fiammante Vespa rossa, che la trasporta indietro nel tempo bello della sua gioventù!