Antifragile. Prosperare nel disordine
- Autore: Nassim Nicholas Taleb
- Genere: Politica ed economia
- Categoria: Saggistica
- Casa editrice: Il Saggiatore
- Anno di pubblicazione: 2013
L’autore di Antifragile. Prosperare nel disordine (ilSaggiatore, 2013, Traduzione di Daniela Antongiovanni, Marina Beretta, Francesca Cosi, Alessandra Repossi) è Nassim Nicholas Taleb, libanese e cristiano ortodosso, professore di Scienza dell’incertezza, trader, con profonde conoscenze e ampia cultura umanistica e filosofica. Famosissimo per il libro “Il cigno nero”, Taleb ha una visione originale che ribalta quella dell’economia classica. La sua visione del mondo è applicata anche ad ambiti scientifici e alla vita quotidiana.
Il concetto di base espresso nel libro è quello rivolto alla necessità di creare persone, sistemi, economie, scienza, che siano antifragili, cioè in grado di resistere agli urti a cui vengono sottoposti quando c’è l’incertezza, la volatilità, il disordine. Antifragile è il contrario di fragile e fragile è qualcosa, come una tazzina di porcellana, che ha un’alta resistenza, ma che si rompe con facilità. Non esiste, sostiene l’autore, alcun termine, in qualunque lingua al mondo, che possa essere utilizzata come sinonimo.
“L’antifragilità va al di là della resilienza e della robustezza. Ciò che è resiliente resiste agli shock e rimane identico a se stesso; l’antifragile migliora. Questa qualità è alla base di tutto ciò che muta nel tempo: l’evoluzione, la cultura, le idee, le rivoluzioni, i sistemi politici, l’innovazione tecnologica, il successo culturale ed economico, la sopravvivenza delle aziende, le buone ricette (…). Ed è l’antifragilità a determinare il confine tra ciò che vive ed è organico (o complesso), come per esempio il corpo umano, e ciò che è inerte, per esempio un oggetto come la graffettatrice che abbiamo sulla scrivania”.
Sono, quindi, antifragili tutte le cose che resistono agli urti, anche violenti, e che riescono a crescere spontaneamente e in forma auto-organizzata, mentre l’ordine crea sicurezza e stabilità solo in apparenza. Ed è così che, come alcune forme di stress fanno bene al corpo umano, come quelle create dai digiuni imposti da certe religioni, certi scossoni incidono positivamente nella vita sociale ed economica, mentre la stagnazione e l’eccessiva pianificazione non sempre producono esiti positivi. Secondo Taleb politiche ed economie calate dall’alto, “top-down”, non hanno creato effetti benefici perché, se all’apparenza hanno dato percezioni di sicurezza e stabilità, hanno reso, invece, l’insieme più fragile, impedendo quegli assestamenti che si organizzano da sé quando i processi economici partono dal basso. Taleb fa appello alla pratica dell’ormesi in medicina, quella metodica che consente a piccole dosi di sostanze velenose di portare effetti benefici, come succede con i vaccini o i medicinali antiallergici. Al contrario, la iatrogenesi, un eccesso di cure, può condurre alla morte del paziente.
Il saggio si articola in sette libri (Antifragile; La modernità e la negazione dell’antifragilità; Una visione del mondo non predittiva; Opzionalità, tecnologia e l’intelligenza dell’antifragilità; Via negativa; L’etica della fragilità e dell’antifragilità), organizzati in 25 capitoli, glossario e un’appendice arricchita di aspetti tecnici, tabelle, formule e grafici (consigliati ai più esperti). Come già era successo leggendo il Cigno nero, questo libro ci offre scenari di pensiero estremamente interessanti.
Antifragile. Prosperare nel disordine
Amazon.it: 26,60 €
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Antifragile. Prosperare nel disordine
Lascia il tuo commento