Il Cigno nero
- Autore: Nassim Nicholas Taleb
- Genere: Scienza
- Categoria: Saggistica
- Casa editrice: Il Saggiatore
Il Cigno nero di Nassim Nicholas Taleb è un libro che invita a riflettere sulla necessità di non fidarsi ciecamente delle statistiche, del calcolo delle probabilità, che invita a valutare ipotesi apparentemente assurde, evenienze che mai potrebbero verificarsi. Un testo molto corposo, a volte molto tecnico, che spiega come il corso dell’umanità sia stato segnato da eventi inaspettati e imprevedibili le cui dinamiche sono chiare solo dopo che sono avvenuti.
Nassim Nicholas Taleb, di origine libanese, è esperto in teoria dell’incertezza. Il nome è spiegato nel prologo del libro:
«Prima della scoperta dell’Australia gli abitanti del Vecchio Mondo erano convinti che tutti i cigni fossero bianchi, una convinzione inconfutabile, perché sembrava ampiamente confermata dall’evidenza empirica.».
I Romani credevano che i cigni fossero solo bianchi e, pertanto, dalla frase di Giovenale
“Un uccello raro a questo mondo, e davvero simile a un cigno nero”
fa nascere la relativa teoria che dimostra la sua fallacia possibile sia nei ragionamenti deduttivi, perché non si può mai essere sicuri al cento per cento della verità della premessa, che di quelli induttivi in quanto, per quanto i dati di partenza possano essere di qualità e numerosi sono sempre limitati e dunque fallibili. Imprevedibili sono stati il terribile evento dell’11 settembre 2001, lo tsunami del 2004, l’elezione di un nero alla Casa Bianca e così via. Poiché i cigni neri non sono prevedibili,
«dobbiamo accettare la loro esistenza (invece che tentare ingenuamente di prevederli)».
La fallibilità della previsione riguarda i grandi avvenimenti, ma anche la nostra vita privata che è stata caratterizzata da tante imprevedibili circostanze che hanno determinato piccoli o grandi cambiamenti al corso della nostra esistenza. Il saggio affronta il tema dei modelli matematici e della teoria della probabilità. Se questi fossero effettivamente validi e applicati agli investimenti, non ci sarebbero state le crisi delle borse, e se il rischio di attentato per i voli aerei fosse stato ipotizzabile prima del 10 settembre, oggi ancora ci sarebbe lo Sky line di New York con le sue torri gemelle. Se il cigno nero non è prevedibile Taleb trae un suggerimento dall’antibiblioteca di Umberto Eco che possiede una sconfinata biblioteca e continua ad accumulare libri. I libri non rappresentano per Eco non un’appendice del proprio Io, ma “uno strumento di ricerca”. Nello stesso modo, suggerisce Taleb:
«Oltre a capovolgere l’idea della biblioteca ci adopereremo per rivedere l’idea stessa di conoscenza. Si noti che il Cigno nero nasce dalla nostra incomprensione della probabilità delle sorprese, di quei libri non letti, perché prendiamo troppo sul serio ciò che conosciamo».
Il libro affronta la questione in maniera ampia e corposa, passando dalle teorie filosofiche a quelle scientifiche fino alle analisi statistiche e matematiche, confutando la teoria della curva di Gauss, la cosiddetta “curva a campana” che esisterebbe solo nella mente degli statistici, ma sarebbe difficilmente dimostrabile nella realtà. In definitiva questo libro, articolato in quattro parti, letteraria, psicologica, del mondo degli affari e delle scienze naturali, non aiuta a individuare i cigni neri, imprevedibili, ma a capire cosa sono e riuscire ad ottenere da essi utilità quando si presentassero.
Il cigno nero. Come l'improbabile governa la nostra vita
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