Ascetica da tavolo
- Autore: Davide Miccione
- Genere: Filosofia e Sociologia
- Categoria: Saggistica
- Anno di pubblicazione: 2013
“Ascetica da tavolo. Pensare dopo la svolta pratica”, il prezioso volume di Davide Miccione, scritto con stile leggero e fluente, riflette sulla Pratica Filosofica, una svolta pratica del pensiero contemporaneo, e prende in esame il passaggio dalla Filosofia classica al pensiero come attività, il filosofare come “processo” e non come sostantivo.
Se si cerca di conoscere cosa è la Filosofia e quale è il suo ruolo non bisogna chiederlo ai filosofi. Chi ha fatto della consapevolezza teorica il suo mestiere dovrebbe saperlo.
La filosofia contemporanea ed il mondo accademico ritengono che non vi siano più nature filosofiche nell’attuale momento di crisi.
Un filosofo, ai giorni nostri, viene giudicato dalla quantità della sua produzione scientifica, elemento che induce ad un riconoscimento pubblico. Con questo metro di giudizio molti famosi filosofi, come ad esempio Wittgenstein, Hegel e Schopenhauer, che si prese addirittura una pausa di venti anni, sarebbero oggi scartati. Molte figure fondamentali della Filosofia, dal punto di vista della produttività, risulterebbero quindi scadenti sotto questo profilo.
Se però ci si occupa solamente di produttività e di quantità, diventa molto difficile considerare la profondità e la completezza dell’opera. Questo è quello che avviene nella filosofia contemporanea, come già è accaduto negli anni Ottanta.
In questo quadro ci si chiede a cosa possa servire la filosofia. La frenetica produzione di concetti a mezzo di concetti fa venir meno un elemento fondamentale: il lettore. Questi non vuole divenire il destinatario di una superproduzione di concetti, ingurgitandoli invece che assaporandoli. Nessuno vuole passare dal Master Chef della filosofia al Mac Donald. È il paradosso della produzione intellettuale, un eccesso di produzione e, di contro, una crisi della domanda.
Sembra si sia dimenticato il momento in cui si fa filosofia e questa è la principale patologia del mondo accademico. Si pensa che l’amore per la filosofia sia generato da un desiderio di sapere per cui si segue un percorso di studi attraverso il quale si ottengono dei prodotti (conferenze, saggi... ecc.). L’attuale sistema universitario tuttavia ha mutato questa tipologia di percorso, non essendovi più una libera scelta del docente che deve adattarsi a quello che offre il mercato del lavoro.
Il mondo è mutato e la filosofia non è più in grado di soddisfare le categorie dove la si era collocata precedentemente.
Il titolo di questo libro, “Ascetica da tavolo. Pensare dopo la svolta pratica”, allude a questo mutamento e vuole raccontare una contro storia, ovvero come dovremmo considerare la Filosofia oggigiorno, una disciplina più vicina alle persone e diversamente comprensibile.
È espressione di questo diverso orientamento, la consulenza filosofica nata in Germania nel 1981, con il nome di Philosophische Praxis, ad opera del filosofo Gerd Achenbach, insoddisfatto, appunto, della filosofia accademica. Si tenta, dunque, di portare la Filosofia “extra muros”, con varie linee di ricerca sulla base delle proprie tradizioni.
Un nuovo modo di vivere la Filosofia che si va diffondendo con nuovi paradigmi. Filosofia in pratica, quindi, dove la disciplina è considerata e analizzata come “processo” e non come sostantivo: esiste non la Filosofia ma il filosofare, che ognuno realizza a suo modo e secondo il suo livello.
Ascetica da tavolo. La svolta pratica della filosofia e il bene comune
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