Attacco all’Europa. L’altra faccia della guerra in Ucraina
- Autore: Marco Pizzuti
- Genere: Politica ed economia
- Categoria: Saggistica
- Anno di pubblicazione: 2022
Un giornalista Rai mi ha rivelato i sistemi di bavaglio mediatico imposti dal governo durante la gestione della pandemia. C’è da vomitare: questi sistemi (unanimismo interpretativo dei fatti, omissione o manipolazione delle notizie, demonizzazione del pensiero critico) sono tutt’ora vigenti nelle maggiori testate giornalistiche nazionali, rodati e affinati ulteriormente dal conflitto russo-ucraino.
Uno dei temi più inquietanti del saggio contro-informativo di Marco Pizzuti Attacco all’Europa. L’altra faccia della guerra in Ucraina (Edizioni Il punto d’incontro 2022) è già annunciato dal sottotitolo: Ciò che i media non vi diranno mai.
O vi diranno semmai a modo loro. Che per la coorte pappagallesca dei Vespa-Mentana-Gruber-Floris & Co. (i ventriloqui sparsi tra le redazioni di la Repubblica e Corriere della sera) è quello che il potere servo delle lobby vogliono che si dica: il fine, addomesticare greggi di telespettatori financo delle loro vite.
Liberi di non crederci, ma allo stato attuale si omettono le ragioni vere dell’invasione russa così come si omettevano – e continuano a omettersi – i dati dei morti e dei danneggiati dai vaccini. Al riparo del paravento mistificatorio della democrazia agisce un potere economico pervasivo quanto violento che muove le scelte dei governi su scala globale, dettando le nuove regole del vero e del falso, come del neo-bene e del neo-male. Il degrè zero non è solo italiano: in modo più o meno apodittico riguarda tutti gli stati asserviti alla NATO e sottomessi alla longa manus benedicente (?) degli USA.
Nel caso del conflitto Ucraino, la prima (la NATO) è riuscita a convincere (in forza al tambureggiare unisono dei media) che esso discenda dall’esclusiva brama imperialista di Putin; la seconda (la mano onnipresente degli USA), a obliare dalla memoria acritica di un’Europa balbuziente, gli antecedenti scomodi del “golpe americano” di Kiev e delle stragi ucraine della popolazione russa del Donbass con l’appoggio del Pentagono.
Sin dai tempi della Guerra fredda, regista occulto di colpi di stato e conflitti per interposti guerreggianti.
Ci credano o meno gli alienati dall’informazione di Stato, i motivi di Putin all’invasione ucraina si comprendono con l’espandersi esponenziale degli stati a influenza NATO a ridosso dei confini russi. E ciò in violazione degli accordi che a seguito dell’implosione sovietica, l’iper-ingenuo Gorbaciov aveva stilato a mo’ di garanzia di pace.
Per evitare nuove tensioni, inglesi americani, tedeschi e francesi furono concordi nel ritenere ‘inaccettabili’ le eventuali richieste di alcuni Paesi dell’ex blocco sovietico di entrare a far parte dell’Alleanza Atlantica (…) A tal proposito venne addirittura tracciato un confine ben preciso oltre cui la NATO (…) non avrebbe mai dovuto spingersi, che fu indicato nel fiume Oder, tra Germania e Polonia (…) In seguito però tale accordo venne sistematicamente violato e gli Stati Uniti, che nel frattempo avevano acquisito lo status di vincitori, della guerra fredda, iniziarono prepotentemente a inglobare nell’Alleanza Atlantica i paesi dell’Europa orientale,. Arrivando nel 2014 a lambire gli stessi confini territoriali della Russia con un golpe armato in Ucraina, lo ‘stato cuscinetto’ considerato da Mosca d’interesse strategico vitale per la propria sicurezza nazionale.
Se è vero che la Storia non è unidimensionale, e in nessun caso abitata da buoni-buoni e/o cattivi-cattivi, come mai il novero degli esaltati pandemici delle tv uniche di Stato (pubbliche e private), oggi fibrilla sul baratro della Terza guerra mondiale, e insiste a raccontarci un’altra storia?
Come mai alimenta la sua memoria corta istituendo la nuova (ennesima) caccia al Cattivo (chiunque purchè non sia americano) individuato nell’attuale fisiognomica di Vladimir Putin? Forse perché un Nemico Assoluto cui addebitare i peccati del mondo, abbisogna alla Causa delle élite tecno-capitaliste?
Vladimir Putin era da tempo nel mirino della politica americana. La guerra in Ucraina ha fornito il pretesto ideale per abbatterlo, e al contempo destabilizzare i servi sciocchi e fedeli fino all’ottusità degli stati europei.
Washington non rappresenta affatto la volontà e gli interessi del popolo americano, bensì quelli del complesso finanziario-industriale dell’élite che sta guidando il processo di globalizzazione. La potenza militare imperiale degli Stati Uniti si traduce così nella clava di Wall Street pere imporre il nuovo ordine mondiale delineato al World Economic Forum di Davos dai campioni del liberismo (…) Il rapido sprofondare dell’Occidente nell’abisso dell’economia di guerra e le restrizioni ai diritti civili, imposte dal continuo susseguirsi di emergenze sanitarie, climatiche, energetiche ed economiche, comporta un indebolimento degli Stati, insieme a una drastica riduzione del tenore di vita e delle libertà concesse ai loro cittadini, mentre gli onnipotenti oligarchi di Wall Street possono continuare indisturbati a giocare a Risiko con i destini delle nazioni.
È questo il punto focale di un disegno politico che sfugge all’attenzione di masse stolidamente concentrate sul fenomeno (l’emergenza indotta di turno) piuttosto che sulle sue cause.
Attacco all’Europa. L’altra faccia della guerra in Ucraina non è però un instant-book. E nemmeno un libro che cavalca l’onda del trend catastrofista. Attacco all’Europa. L’altra faccia della guerra in Ucraina è, al contrario, un saggio-inchiesta lucidissimo, pro-attivo, consustanziale alla storia sottaciuta della politica atlantista e dei burattinai occulti del Capitale che ne reggono le fila a loro esclusivo vantaggio.
Agevolati dal pedissequo lavorio di media divisi tra veline e fake news (immagini di un videogioco spacciati per scene di guerra, il battaglione neonazista di Azov epicizzato sul campo, Zelensky agiografato alla stregua di un santo, Navalny nella declinazione di un innocente perseguitato), facendo sì che la strombazzata “narrazione dei fatti” si consumi all’insegna di un “così è se a LORO pare” (si parva licet) di caratura alienante.
Attacco all'Europa. L'altra faccia della guerra in Ucraina. Ciò che i media non dicono. Le trame USA per colpire la Russia e destabilizzare il Vecchio Continente
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