Barbarotti e l’autista malinconico di Håkan Nesser

Torna l’ispettore italo-svedese Gunnar Barbarotti, felice creatura di carta di Håkan Nesser, in Barbarotti e l’autista malinconico, edito da Guanda (2021, trad. Carmen Giorgetti Cima).

Il romanzo racconta la storia inusuale e del tutto particolare di Albin Runge, ex accademico, autista di pullman, che da anni si sente colpevole per aver causato un grave incidente in cui hanno perso la vita più di quindici persone. Continua, infatti, ossessivamente a ripetere che:

“Non è giusto che io viva. Sono in molti a pensarlo, e li capisco.”

E non si stupisce più di tanto quando certa “Nemesi” inizia a inviargli lettere minatorie. Si rivolge alla polizia, ed ecco che Barbarotti e la sua ormai compagna di vita, nonché collega, Eva Backman riprendono in mano il vecchio dossier. Ma qualcosa non è poi così chiaro. Quando poi Runge sparisce nel nulla, Nemesi ha forse compiuto la sua vendetta? Oppure la verità è un’altra?

Indagine condotta con maestria, seguendo i canoni classici della narrazione. Il romanzo Barbarotti e l’autista malinconico è una lettura ricca di mistero e di suspense. Personaggi vividi ma un po’ sullo sfondo, l’indagine e il suo dipanarsi complesso assumono un ruolo di primo piano, ben congegnata e ben costruita. Fa da sfondo e arricchisce di fascino un personaggio malinconico e suggestivo che colpisce il lettore. In definitiva una lettura di genere intrigante e molto affascinante.