Bell’abisso di Yamen Manai

Bell’abisso di Yamen Manai, edito da edizioni e/o nella traduzione di Valentina Abaterusso, è un romanzo breve, ma potente, che affronta con maestria il tema dell’adolescenza difficile e violenta.
Fin dalla prima pagina, il lettore si trova catapultato in una realtà cruda e intensa, grazie al protagonista narratore che si rivela subito come un testimone attento alla veridicità, alla riflessione e all’integrità.

No, non sono uno che si morde la lingua. Non ho nulla da perdere.

Il romanzo di Yamen Manai si apre con una confessione sincera del protagonista riguardo a un reato commesso. Questo approccio immediato e trasparente crea un legame immediato tra il lettore e il narratore, che si svela come un giovane alle prese con una realtà difficile e violenta. La scelta di rivelare il reato fin dalle prime pagine è coraggiosa ed efficace, poiché consente al lettore di immergersi nella trama con la consapevolezza delle azioni del protagonista e dei retroscena che hanno portato a quel gesto.

Un elemento fondamentale dell’intera narrazione è il rapporto del protagonista con il suo cane, Bella. In un breve periodo di tempo trascorso insieme, si sviluppa un legame profondo e inscindibile che diventa il fulcro emotivo della storia.
La presenza di Bella agisce come una calamita, attirando i pensieri, i ricordi e gran parte delle emozioni del ragazzo. Attraverso questo rapporto unico, il protagonista riscopre il significato della vita e la capacità di dare e ricevere amore.

La narrazione si snoda attraverso una prosa intensa e coinvolgente, con il protagonista che si svela come un osservatore acuto della realtà che lo circonda.
La sua voce narrativa è intrisa di riflessioni profonde e autentiche, che aggiungono un livello di complessità alla trama. Il lettore viene guidato attraverso i pensieri del protagonista, vivendo le sue emozioni e le sue sfide.

Se ho agito da solo? Sì, non c’era nessun altro. Era una cosa mia, la mia resa dei conti. Chi mi ha incaricato? La mia rabba, la mia collera, credo. No, non ho giurato fedeltà a nessuno, non appartengo a nessun gruppo terroristico. Non amo nessun tipo di gruppo, che sia terroristico o altro. Come mai? Perché so di che pasta sono fatti, ne ho frequentato uno al liceo, abbastanza a lungo da ritenermi vaccinato

Un tema centrale nel romanzo è quello della violenza. Il protagonista non solo prende una posizione netta contro di essa, ma esplora anche l’intensità e la pervasività di questo fenomeno. La sua prospettiva è arricchita dalla sua esperienza passata, che gli ha permesso di coltivare una rabbia profonda nei confronti di coloro che praticano la violenza, la ignorano o fingono che sia normale.
Nonostante la giovane età del protagonista, la sua maturità emotiva e la sua comprensione del mondo sono evidenti.

La narrazione offre uno sguardo sincero e penetrante sulla natura umana, evidenziando quanto la violenza sia spesso alimentata da una carenza d’amore e affetto. Il protagonista, attraverso la sua storia e le sue riflessioni, sfida il lettore a esaminare da vicino le radici della violenza e a comprendere il suo impatto distruttivo sulla società e sull’individuo.

Bell’abisso è un romanzo che colpisce nel profondo, con una trama avvincente e personaggi ben sviluppati. La scelta di affrontare temi complessi come l’adolescenza difficile, la violenza e l’amore attraverso gli occhi di un giovane narratore conferisce al libro una freschezza e una sincerità che lo distinguono.
La relazione tra il protagonista e il suo cane, Bella, aggiunge un tocco di dolcezza e vulnerabilità alla storia, creando un equilibrio tra le tematiche intense e la delicata umanità dei personaggi.

In conclusione, si tratta di un romanzo che lascia un’impressione duratura. La prosa avvincente, il protagonista ben caratterizzato e la profondità delle tematiche affrontate rendono questa opera un’esperienza di lettura coinvolgente e stimolante.