“Cara Emi, sono le 5 del mattino...” Lettere dal set
- Autore: Vittorio De Sica
- Genere: Storie vere
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Laterza
- Anno di pubblicazione: 2014
“Sophia è soddisfatta della parte e poverina ha aderito al mio desiderio di togliersi il trucco, specialmente nell’ultima parte del film...”
“Cara Emi, sono le 5 del mattino...” Lettere dal set (Laterza, 2014) raccoglie le lettere dai set cinematografici che il grande attore e regista inviava alla figlia Emi, pubblicate per la prima volta nel 1987 e riproposte ora per celebrare i quarant’anni dalla scomparsa di Vittorio De Sica (1901-1974).
Nell’Introduzione del libro, il critico cinematografico Alberto Crespi scrive che Vittorio De Sica era “un regista geniale, un attore superbo, un ottimo cantante”. Ma solo una persona negli anni Sessanta sapeva che era anche un brillante scrittore. Quella persona era la figlia Emi, nata dal matrimonio di De Sica con l’attrice Giuditta Rissone.
Una collezione di lettere che raccontano il dietro le quinte, ciò che accadeva durante la lavorazione dei film di De Sica, i rapporti che il regista intesseva con gli attori che dirigeva. Curiosità, aneddoti di film noti e amatissimi dal grande pubblico come La ciociara (1960) “ieri sera abbiamo visionato il finale”; Ieri oggi e domani (1963) “ieri a Spaccanapoli è andato tutto bene”; Matrimonio all’italiana (1964) “sabato, inizio della scena di Filumena di fronte ai figli e la confessione di essere la loro mamma”; I girasoli (1970) “è arrivato Mastroianni più grosso del solito, non rinuncia a mangiare”.
In queste lettere personali e dettagliate, vergate con una penna netta ma lieve e a volte indignata, Emi diventa “una psicologa personale, una spalla amica alla quale (idealmente) appoggiarsi” dove sfogarsi. Quindi il testo è un diario dal set su quattro dei film più importanti diretti dal regista vincitore di ben quattro premi Oscar. Non è un caso se tutte queste pellicole hanno come principale interprete Sophia Loren.
De Sica apprezzava molto l’attrice, tra loro c’era una sorta di affinità, e nelle lettere De Sica aveva per Sophia parole di lode e ammirazione.
“Sophia è molto intelligente e molto brava e ha veramente autentiche doti di grande attrice”.
Senza dubbio tra il grande regista e la giovane attrice, desiderosa di imparare, vi era una grande sintonia e reciproca stima.
“Sophia ha piena fiducia in me”.
Grazie alla lettura del volume si scopre che De Sica scriveva benissimo, quindi la narrazione risulta piacevole e spesso divertente. Quello dell’attore e regista è un occhio attento e acuto sulla società e sui costumi di un Paese che stava cambiando pelle, quello Stivale che l’artista percorreva in lungo e in largo quando girava i suoi film.
Intensa e partecipata la pagina che Emi dedica ai motivi che l’hanno indotta a pubblicare questi diari “per rendere nota la vera personalità di un uomo di cui si conoscevano le opere e poco il suo vero Io”. Inoltre, prosegue Emi: “da queste lettere vengono fuori in modo colloquiale e informale” fra le varie cose “Il suo grande senso dell’umorismo e la sua grande umiltà”. Si evince il grande affetto che legava De Sica alla figlia maggiore.
“Questi diari di lavorazione papà li ha scritti per farmi partecipare alla sua vita quotidiana, da cui ero molte volte lontana. Voleva farmi sentire vicina a lui, ai suoi pensieri, al suo lavoro”.
La pubblicazione della raccolta delle lettere, conclude Emi “è un omaggio a mio padre che ho amato e amo profondamente, e un’occasione per rendere ancora vivo il dolcissimo ricordo che ho e che sempre avrò di lui”.
Il volume “Cara Emi sono le cinque del mattino...”. Lettere dal set di Vittorio De Sica sarà presentato giovedì 20 novembre 2014 alle ore 18 presso la Feltrinelli Libri e Musica, piazza Colonna, 31/35, Roma. Interverranno Emi De Sica, Alberto Crespi, Valentina Lodovini e Mariano Rigillo.
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