Il caso dell’abominevole pupazzo di neve
- Autore: Nicholas Blake
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Giunti
- Anno di pubblicazione: 2020
Nicholas Blake è lo pseudonimo del poeta Cecil Day Lewis. All’inizio della sua carriera affiancò il lavoro di insegnante alla scrittura poetica. Pubblicò il primo romanzo della serie di Nigel Strangeways nel 1935, a cui seguirono altri diciannove romanzi, numerose sillogi poetiche e traduzioni. Ora la casa editrice Giunti pubblica Il caso dell’abominevole pupazzo di neve (2020, trad. R. Serrai); un giallo classico, che ricalca le atmosfere tipiche di Agatha Christie.
Come in tutti i classici siamo nella grande tenuta di proprietà della famiglia Restorick, tutta riunita per le festività. Accanto a Hereward e a sua moglie, i suoi due bambini John e Priscilla; in visita il fratello Andrew e la sorella Elizabeth accompagnata da un’amica, dal suo psichiatra Dr. Bogan, e da uno pseudo scrittore di romanzi rosa Will Dykes. Si annoiano, e decidono, così, di divertirsi un po’ con una seduta spiritica, che dovrà, necessariamente, svolgersi all’interno della Stanza del Vescovo, poiché questa ha una sua storia particolare:
“È una storia sciocca e futile. Nel 1609 il Vescovo di Eastchester era ospite della tenuta. Una mattina lo trovarono morto proprio in quella stanza. Certe malelingue sostennero che era stato avvelenato dal suo anfitrione, e scoppiò uno scandalo. Il Restorick dell’epoca, tuttavia, affermò che il Vescovo, che notoriamente soffriva di fegato, la sera prima aveva fatto indigestione di carne di cervo e per questo era morto. Comunque i superstiziosi affermano di udire lamenti provenire dalla stanza del Vescovo, e ai più creduloni il Vescovo medesimo è comparso in camicia da notte, di cambrì, mentre si reggeva il ventre contorcendosi di dolore.”
Lì, quella sera, inaspettatamente il gatto Sorribbles dà di testa e compie acrobazie sorprendenti in preda a uno strano raptus. Poi si rimette tranquillamente a dormire. Il giorno dopo la signorina Cavendish, anche lei presente, decide di vederci chiaro in queste strane atmosfere e chiama il cugino Nichel e sua moglie Georgie, presso di lei. Al loro arrivo trovano Elizabeth, la sorella, morta impiccata alla trave della sua camera da letto. Ma è veramente un suicidio? Perché avrebbe dovuto farlo? Una persona che vuole uccidersi perché si trucca il viso e con perfezione? Nigel nota immediatamente alcune incongruenze:
“Per qualche istante Nigel rimase così affascinato dalla bellezza, e dallo sguardo indifferente della deceduta, che per poco non si accorse della cosa più strana. Aveva il volto truccato.”
Ma la soluzione al caso non sarà facile, e avrà a che fare con uno strano pupazzo di neve raffigurante la regina Vittoria...
Il caso dell’abominevole pupazzo di neve è un giallo classico con tutte le caratteristiche del caso: una tenuta in aperta campagna, con i fantasmi e altro, un gruppo di sospettati con troppi segreti, una porta chiusa dall’interno, una morta che possiede troppi segreti. Una bella raffigurazione di temi sociali: la sete di denaro propria delle classi colte, il ruolo che va sempre più affermandosi dell’ipnotismo, le droghe e il suo commercio. Oggi possono apparire un po’ superate, ma per il periodo erano molto importanti. Una lettura per gli amanti del genere, che intriga e sorprende fino all’ultima pagina.
Il caso dell'abominevole pupazzo di neve
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Un libro perfetto per...
Adatto agli amanti del giallo classico, alla Agatha Christie.
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