Casper il gatto pendolare di Susan Finden

La vera storia del gatto che prendeva l’autobus

Qualche anno fa, una storia spicciola ma estremamente originale si è ritagliata un posticino nei notiziari di tutto il mondo. Cominciata in sordina con un articolo su di un giornale di Plymouth, ripresa in un battibaleno da siti internet e blog vari, è finita dapprima sui quotidiani a tiratura nazionale e poi nei telegiornali. Eppure si trattava semplicemente di una curiosità riguardante un gatto, ed è risaputo che i gatti combinano tanti e tali di quei simpatici malestri da stupirci non tanto quando fanno qualcosa di strano, ma quando si comportano normalmente. Che cosa aveva dunque di particolare quel gattone bianco e nero di nome Casper, perché la sua storia ha fatto sorridere e ha commosso tanti lettori e tanti telespettatori di tutto il mondo, anche non strettamente gattofili?
La particolarità di Casper era quella di essere, per libera scelta e non per costrizione come molti umani, un gatto "pendolare". Infatti, il simpatico Casper, uno dei mici adottati da Susan Finden, aveva una grande passione per gli autobus, dei cui servigi usufruiva giornalmente, e senza pagare una sterlina, per farsi lunghi giri per la sua cittadina d’adozione. Ma questo sarebbe ancora poco: molte erano le particolarità rimarchevoli del suo comportamento, come quella di fare regolarmente la fila con gli altri passeggeri, di prediligere particolari sedili, di non avere mai dubbi sulla fermata alla quale scendere e di non disdegnare mai carezze e coccole da parte dei compagni di viaggio.
Forse vi è tornato in mente di avere letto o sentito questa storia qualche tempo fa, e sareste curiosi di saperne di più. Forse, invece, non l’avete mai sentita e vi ha colpiti nel leggere questa recensione. In entrambi i casi godetevi questo simpatico libro scritto dalla padrona di Casper. Certo, non è in alcun modo un capolavoro, e la scrittura di Susan non si discosta in alcun modo da quella dei racconti di "vita vissuta" che si trovano su molti giornali femminili; ma, alla fin fine, lo scopo di questo libro non era certo quello di vincere qualche premio letterario, ma solo quello di far conoscere la storia di Casper e, in qualche modo, di ringraziare coloro che lo avevano amato e apprezzato. Infatti, come ogni piccolo gatto, Casper ha avuto il merito di avvicinare le persone, e di far scoprire in primo luogo alla sua stessa padrona il lato positivo dell’umanità. Si trattasse dei passeggeri, perfetti estranei, che si fermavano a parlare di lui, o della Compagnia degli Autobus che ha dimostrato tutta la propria umanità ed efficienza, o delle tante persone che, da tutto il mondo, hanno inviato a Susan messaggi di cordoglio per la prematura scomparsa del suo micio, Casper, con il suo fare tranquillo e sornione, ha saputo avvicinare le persone e tirare fuori da ciascuna di esse la parte migliore, ricordandoci una volta di più che, spesso, se sapessimo apprezzare l’insegnamento dei nostri amici animali, la nostra vita potrebbe prendere un aspetto completamente diverso.
Purtroppo, all’inizio dello scorso anno, un tassista scriteriato ha bruscamente interrotto la vita di Casper, restando impunito per effetto di una legge, abbastanza strana per la Gran Bretagna, secondo la quale l’obbligo di soccorso sussiste se si investe un cane, ma non se si investe un gatto. Casper ha pagato quindi il prezzo per la propria indipendenza, lasciando dietro di sé lacrime, ma anche molti sorrisi e pensieri positivi. Se amate un animale, amerete questa storia vera, simpatica e tenera.