Cate, io
- Autore: Matteo Cellini
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Fazi
- Anno di pubblicazione: 2013
“Cate, io”, pubblicato da Fazi nel 2013, è il romanzo vincitore del Premio Campiello Opera Prima 2013.
Il libro di Matteo Cellini racconta di una ragazza di quasi diciotto anni che vive in un piccolo paese, Urbania. Cate è un’adolescente come tante ma si sente diversa: è grassa, anzi obesa e la sua vita, giorno dopo giorno, è contrassegnata da questa sua difformità. Si sente uguale agli altri solo tra le mura di casa poiché i suoi familiari sono, come lei, di costituzione robusta. Ma anche nell’ambiente domestico Cate non è serena: porta dentro di sé quelle angosce tipiche di chi non si sente come gli altri. Così, per uscire e affrontare il mondo, diventa come un supereroe, anche se triste e si trasforma in Cater-pillar , Cate – bomba e cerca di dimenticare la propria identità. Le sue angosce si acuiscono mano a mano che si avvicina il giorno del suo diciottesimo compleanno: come affrontarlo? Per Cate è un’impresa impossibile perché lei è convinta che per gli obesi sia normale e quasi d’obbligo essere presi in giro dalle persone meno robuste ed è certa, quindi, che anche la festa in suo onore si trasformerà in una farsa. In classe qualcuno le è veramente amico ma lei non crede a questi rapporti poiché non si fida di nessuno e non vuole essere trattata con compassione. Le persone che l’avvicinano un po’ di più sono l’amica Anna e la professoressa d’italiano ma anche quando è con loro Cate non riesce a dimenticare i suoi problemi. La protagonista non si confida, in realtà, con nessuno perché, se lo facesse, la sua rabbia, così intensa, avrebbe effetti devastanti. Sono, purtroppo però, alcune parole dette in un momento di sconforto proprio dall’amata professoressa che per l’unica volta descrive Cate come una “ragazza cicciona, grossa come un baracchino degli hot - dog” a far precipitare la situazione. Quelle poche frasi hanno il potere di far emergere nella protagonista tutta la disperazione, la disillusione, l’amarezza provata in quegli anni e le danno la spinta all’ennesima abbuffata che potrebbe risultare fatale.
Il libro di Matteo Cellini, scritto con tono forse un po’ lento, ha comunque un contenuto più che valido, proponendo la tematica dell’obesità che, oggi, è divenuta un vero problema da chi ne è afflitto. La causa di ciò, in questo contesto, non è tanto medica quanto psicologica: in un mondo, in gran parte, fatto di apparenza, Cate e tutti gli altri non conformi agli standard fisici presentati come modelli attraverso i mass media, si sentono diversi, inadeguati. Quindi, nel cuore di molte fra queste persone albergano tristezza, amarezza, rabbia, rancore, a causa del fatto che ognuno vuol esser, prima di tutto, apprezzato dagli altri; il giudizio delle persone vicine è reputato molto, troppo importante. Bisogna, invece, che ognuno prima impari ad amare se stesso e, solo dopo, ad ascoltar il parere altrui. Cate, pian piano, proverà a farlo, ma solo dopo aver toccato il fondo. Questo, a diciotto anni non dovrebbe avvenire ma, nel mondo d’oggi, è quasi impossibile non venire coinvolti da un simile modo di pensare e giudicare. Matteo Cellini ha denunciato, con il suo romanzo, questa triste situazione della società di oggi, questa superficialità generale, questo guardare all’apparenza senza dar vero valore alle persone e alle cose.
Cate, io
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