Che mito! Romolo e Remo
- Autore: Hélène Kérillis e Grégorie Vallancien
- Genere: Libri per bambini
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Gallucci
- Anno di pubblicazione: 2020
Che mito! Romolo e Remo (Gallucci 2020, Collana “Prime letture”, titolo originale Ma première mythologie – Remus e Romulus, les fils de la louve, traduzione di Camilla Diez, disegni di Grégorie Vallancien) scritto da Hélène Kérillis, appassionata fin dall’infanzia della mitologia che non ha mai smesso di studiare.
Il volume appartiene alla nuova serie narrativa “Che mito!” in cui ogni libro è come un mini romanzo, nel quale si racconta una storia, un mito. Il volume fa parte di un progetto di lettura facilitata per tutti con il carattere ad alta leggibilità, “EasyReading”, testi in stampatello maiuscolo e minuscolo, andata a capo regolata dal senso senza sillabazione, dialoghi nei fumetti, illustrazioni a colori e a doppia pagina, interlinea larga, pagine con ampi margini, quantità contenuta di parole per pagina e di caratteri per riga, testo a bandiera senza divisione in sillabe, divisione delle parole tra le righe attenta a non spezzare le unità di significato.
“Una mattina Rea Silvia aprì gli occhi alle prime luci dell’alba”.
La ragazza era tutta allegra, come se stesse per succederle qualcosa di straordinario. La bella Rea Silvia, appena uscita di casa si era incamminata verso la fontana, dove aveva visto un bel giovanotto che le sorrideva appoggiato alla sua lancia. Il suo cuore aveva iniziato a battere veloce, perché era stata assalita da un’emozione molto forte. Il giovane prendendole dolcemente la mano le aveva detto di essere il dio Marte. La bruna Rea Silvia avrebbe voluto resistere, perché lei era una vestale, una sacerdotessa che aveva consacrato la propria vita alla dea Vesta e a cui, dunque, era proibito sposarsi e avere figli.
“Ma l’amore fu più forte”.
Passati alcuni mesi, la pancia della giovane donna era diventata più grossa: era incinta.
“Hai tradito la dea! Sai cosa ti aspetta?”
Tempo prima il crudele Amulio aveva preso il posto del fratello Numitore sul trono di Alba Longa. Poi aveva costretto Rea Silvia, figlia di Numitore, a diventare vestale, così nessun erede avrebbe mai reclamato il regno di Alba Longa. Come punizione Amulio aveva ordinato di murarla viva.
“Morirà di fame, e con lei suo figlio”.
Il perfido uomo non aveva fatto i conti con la figlia Anto, la quale molto, affezionata alla cugina, era riuscita a liberare la ragazza.
Che mito! Romolo e Remo è un testo informativo, arricchito da vivaci e belle illustrazioni, che rivisita la mitologica fondazione di Roma, indicata per tradizione al 21 aprile, che vide Romolo fondatore dell’Urbe, e suo primo re. Un volume tutto da leggere, che induce al desiderio di saperne di più.
“Fu così che venne fondata la città, che avrebbe dominato il mondo per più di mille anni: Roma, la città eterna”.
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