Sono passati oltre centosessant’anni dalla sua morte, il 6 maggio 1862, eppure Henry David Thoreau continua a parlare al presente attraverso la forza delle sue idee. Il filosofo e scrittore americano aveva già anticipato tutte le principali tendenze della nostra epoca: ambientalismo, cultura della non violenza, pensiero anarchico e disobbedienza civile. Soprattutto fu l’autore di un capolavoro Walden, ovvero la vita nei boschi (1854), considerato il primo libro ecologista della storia. Quelle pagine contenevano il resoconto, redatto sottoforma di diario, dei due anni trascorsi in volontario isolamento nei boschi vicino a Concord, in Massachussetts, in una capanna di legno situata sulle rive del lago Walden.
Andai nei boschi per vivere con saggezza, vivere con profondità e succhiare tutto il midollo della vita, per sbaragliare tutto ciò che non era vita e non scoprire, in punto di morte, che non ero vissuto.
Insieme a Ralph Waldo Emerson, suo inseparabile amico e mentore, Thoreau è stato uno dei grandi fautori del Rinascimento americano, l’American Reinassance. Oggi l’America è ancora debitrice a Henry David Thoreau, come pensatore prima ancora che come scrittore; il suo pensiero venne riscoperto negli anni Sessanta e divenne l’emblema della generazione che fece della lotta all’industrialismo e al capitalismo il proprio imperativo. Comunque si voglia vederlo, un filosofo ecologista o un hippy ante litteram, Thoreau è stato un rivoluzionario. Ancora oggi il suo pensiero ci insegna a vivere.
Scopriamo la sua vita e le sue opere.
Henry David Thoreau: la vita
Henry David Thoreau nacque il 12 luglio 1817 nel luogo nel quale avrebbe trascorso tutto il resto della sua vita, Concord, una piccola cittadina del Massachusetts situata a poche miglia a ovest da Boston (se il nome vi è familiare è perché si tratta della stessa cittadina natale di Louisa May Alcott, dove è ambientato Piccole donne).
Studiò presso l’Accademia privata di Concord, dimostrando presto di essere uno studente brillante e migliore del fratello John. Seguì la stessa strada del fratello maggiore e si iscrisse alla Harvard University, dove si laureò a pieni voti nel 1837, un anno infausto in cui in America iniziavano manifestarsi i primi segni della depressione economica. Dopo aver tentato la carriera di insegnante presso la scuola pubblica (pare che si dimise dopo due settimane a causa di una disputa col preside), Thoreau accettò di lavorare insieme al fratello John nella fabbrica di matite del padre, situata nella casa di famiglia di Main Street.
Nel 1838 lui e il fratello John decisero di aprire una scuola per poter continuare il proprio lavoro di insegnanti.
Lavorare insieme non era sempre facile per i due fratelli - si innamorarono anche della stessa donna, una certa Ellen, che però rifiutò entrambe le proposte di matrimonio. Nel 1841 quando John si ammalò e non riuscì più a insegnare, Henry decise di chiudere la scuola e tornare a lavorare alla fabbrica di matite. Il destino però aveva in serbo per lui qualcosa: l’incontro con Ralph Waldo Emerson, all’epoca suo vicino di casa, gli avrebbe cambiato la vita. Henry David Thoreau, che aveva studiato filosofia ad Harvard, non era immune alle idee del Trascendentalismo e la vicinanza con il luminare, Ralph Waldo Emerson, accese in lui un fuoco spirituale. In quegli anni Henry David Thoreau iniziò a pubblicare articoli, saggi e poesie, grazie al sostegno di Emerson di cui condivideva le idee; tuttavia, laddove il pensiero di Ralph Wald Emerson era più spirituale e astratto, quello di Thoreau era più concreto e, soprattutto, parlava il linguaggio della natura.
Henry David Thoreau e la vita nei boschi
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Nel 1845 Henry David Thoreau riuscì a realizzare il sogno che aveva a lungo accarezzato. L’amico Emerson gli cedette un piccolo terreno di sua proprietà sulle sponde del lago Walden; lui si munì di assi di legno e attrezzi e iniziò a costruirci una capanna, con l’intento di viverci. Accanto alla capanna costruì un pollaio e il 4 luglio del 1845 si trasferì stabilmente nella casa sul lago.
Nella solitudine dei boschi Henry riuscì finalmente a realizzare i suoi propositi: scrivere il suo primo libro, A Week on the Concord and Merrimack Rivers, dedicato alla memoria del fratello John scomparso a causa della malattia, e tentare il suo esperimento di vita trascendentale. Era possibile, per un uomo, sostenersi lavorando pochi giorni a settimana e dedicato il resto del tempo alla meditazione e al rapporto con la natura? Nel 1846 iniziò a scrivere degli appunti in risposta alle domande dei suoi concittadini che si domandavano cosa diavolo stesse facendo in quella capanna di legno vicino al lago. Quegli appunti, che dovevano essere il testo per una conferenza, ben presto divennero un romanzo, il suo capolavoro, Walden, ovvero la vita nei boschi.
Sempre in quegli anni di isolamento del bosco, molto proficui dal punto di vista intellettuale, Henry David Thoreau scrisse il suo famoso saggio La disobbedienza civile, un compendio delle sue idee politiche, dalla critica allo schiavismo sino alla protesta per la guerra in Messico e le mire espansionistiche del governo americano.
Nel 1847, dopo due anni trascorsi nella dimora, che nel frattempo aveva preso il nome di Walden Pond, Thoreau decise di fare ritorno alla civiltà. Si trasferì a casa di Emerson, dove continuò a scrivere articoli, saggi e a tenere conferenze sul Trascendentalismo e la politica. Aveva guadagni modesti, ma per lui tutto ciò che contava era essere libero di esprimere le proprie opinioni e poter passeggiare nei boschi vicino a Concord.
Morì di tubercolosi il 6 maggio 1862, lasciando parecchi lavori incompiuti, tra cui un saggio per l’abolizione della schiavitù. Al suo funerale Ralph Waldo Emerson tenne una commovente orazione in sua memoria:
Il Paese non sa ancora, o in minima parte, quanto grande sia il figlio che ha perso. La sua anima era fatta per la società più nobile; in una breve vita aveva esaurito le capacità di questo mondo; ovunque ci sia conoscenza, ovunque ci sia virtù, ovunque ci sia bellezza, egli troverà una casa.
L’America sarà per sempre debitrice al pensiero di Henry David Thoreau che ancora costituisce le fondamenta della sua civiltà. Numerosi poeti e scrittori contemporanei americani riprendono le idee di Thoreau, facendone propri i principi: un esempio recente è la poetessa Mary Oliver.
In un’epoca segnata dal cambiamento climatico e dai pericoli a venire, gli siamo debitori anche noi: quest’uomo coraggioso aveva capito, prima di tutti, che la natura doveva essere ascoltata e aveva intuito quali danni stesse operando la crescente industrializzazione che i suoi concittadini chiamavano “progresso”.
Nella sua capanna di legno, sulle rive del lago Walden, Henry David Thoreau ci stava richiamando a un principio di umanità che abbiamo perduto per sempre, a una vita che nega il materialismo e fa del pensiero e della meditazione la vera sostanza dell’essere. Ma forse non è ancora troppo tardi per ricordarcene.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Chi era Henry David Thoreau, il primo scrittore ecologista
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