Chiara e le farfalle di Lida Vendramin

Brutta bestia la crisi di mezza età. Se, fino a qualche decina di anni fa, quest’espressione richiamava subito alla mente immagini di signori ultracinquantenni, magari con pancetta e calvizie incipiente, intenti a correre dietro a fresche e sensuali ventenni (e a farsi prosciugare il portafogli da loro) nell’intento di dimostrare a sé stessi di essere “ancora in pista”, oggi sempre di più a esserne protagoniste sono le donne, deluse da compagni che “partono in quarta” per poi adagiarsi, dopo pochi anni, sulla sicurezza del legame duraturo, senza comprendere che la sensualità della loro compagna inizia con molta calma e incertezza, ma ha bisogno di essere coltivata molto più a lungo di quello che si pensi. Mentre la donna è abituata da secoli di condizionamenti sociali a sopportare e a passare sopra alle scappatelle dell’uomo, non altrettanto indulgente sa però essere con sé stessa.

Spunto interessante per questo breve romanzo, scritto con una prosa semplice e “familiare”, con qualche imprecisione che serve a inserire ancora di più i personaggi nel contesto in cui vivono (noi toscani non rinunceremo mai a usare il “te” al posto del corretto “tu”!) e un cambio temporale dal passato al presente negli ultimi capitoli, proprio quando l’evasione di Chiara arriva al suo punto cruciale. L’autrice non ha certo la pretesa di effettuare un’analisi introspettiva dei personaggi e della situazione psicologica nella quale si vengono a trovare, tuttavia la loro caratterizzazione è buona e l’unico comportamento che risulta un tantino poco realistico è la tranquilla accettazione con la quale Luca, il marito di Chiara, va incontro alla consapevolezza che sua moglie sta per tradirlo.

Il fulcro di tutta la vicenda è la sfera sessuale di Chiara e Luca, anche se in nessun modo si tratta di un romanzo erotico, ne’ tantomeno volgare, piuttosto è la narrazione, in termini lineari, di un fenomeno che riguarda moltissime coppie d’oggi. Chiara e Luca stanno insieme da quasi vent’anni e da diverso tempo Luca sembra quasi avere raggiunto la “pace dei sensi”, preso com’è dal lavoro e dai problemi della vita. L’amore, però, deve nutrirsi anche di sesso, se non vuole diventare un casto e tranquillo rapporto fra due amici/collaboratori. Nell’appiattimento del rapporto, Chiara inizia a ricevere messaggi da un misterioso ammiratore, rimanendone subito intrigata. Istigata da Francesca, l’amica single, porta avanti il gioco sperando di salvare così il suo matrimonio, ma neppure nuovi focolai di passione con Luca la saziano e la distraggono dalla nuova situazione. Sotto lo sguardo implacabile di Amanda, che, come tutti i figli, è il peggior censore dei propri genitori e per la quale un tradimento significa solo ed esclusivamente la fine del rapporto e del suo piccolo mondo, Chiara oscilla fra onestà e trasgressione, mentre chi legge avanza ipotesi dopo ipotesi riguardo all’identità del corteggiatore segreto, venendo smentito dopo poche righe. Solo uno dei personaggi avrà, a un certo punto, una giusta intuizione, ma, come spesso succede, nessuno ci farà minimamente caso…

La conclusione alla quale arriveranno Chiara e Luca certamente non troverà d’accordo tutti i lettori: anzi, è più che probabile che le opinioni saranno nettamente contrastanti. D’altronde, in materia di amore e sesso non ci sono regole assolute, e sicuramente il finale di questo libro non è, e non può essere, quello giusto per ognuno di noi. E’ solo un’esperienza fra tante, che darà da pensare a molti.