Codice 93. La trilogia della banlieue
- Autore: Olivier Norek
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Rizzoli
- Anno di pubblicazione: 2024
Giunto in Italia per la presentazione del suo nuovo libro, Olivier Norek in una intervista al “Gr3” ha dichiarato che per lui scrivere romanzi noir è un pretesto per parlar d’altro, di temi sociali e politici, economici e amministrativi di cui la gente viene a conoscenza attraverso storie di impatto giallo-poliziesco, come nel caso di Codice 93. La trilogia della Banlieue, pubblicato in Italia da Rizzoli con traduzione di Maurizio Ferrara.
Il romanzo in effetti era uscito in Francia nel 2013, ma l’attualità del tema trattato lo rende anche oggi vicino alla sensibilità di chi vive nelle grandi metropoli e ha quotidianamente a che fare con i problemi delle periferie difficili.
Protagonisti della storia proposta da Norek sono il capitano della squadra che opera a Seine-Saint-Denis, Victor Coste, e i suoi collaboratori fidati Mathias Aubin, Sam, Roann e la nuova arrivata: tenente Johanna De Ritter.
La medica legale Lèa Marquant è molto amica di Coste, ed è lei che fa le autopsie. Il romanzo si apre con il riconoscimento da parte della famiglia di una giovane donna drogata, stuprata, massacrata; ma, sia la anziana madre adottiva sia il fratellastro, dicono di non riconoscerla, anche se sappiamo che stanno mentendo.
Da qui parte la trama, due assassini perpetrati in modo atroce: un enorme nero, di nome Bebé, ritrovato in un capannone con addosso un maglione bianco con tre fori da proiettile. Portato in sala autoptica, la dottoressa Marquant si accorge troppo tardi che l’uomo era drogato e traumatizzato ma ancora vivo, sebbene orrendamente mutilato. Un altro cadavere, quest’ultimo carbonizzato, viene trovato dalla polizia che sembra essere stata guidata sul posto da un’anonima chiamata da una cabina telefonica. Il distretto di polizia criminale viene travolto dalla stampa e dai superiori: cosa sta succedendo e cosa fa Victor Coste per scoprire il colpevole?
La storia si fa sempre più complicata, perché il suo vice, Aubin, è stato improvvisamente trasferito ad Annecy, per ragioni familiari, e Victor capisce che c’è sotto qualcosa che non sa. Parte dunque la ricerca della verità che stenta a farsi strada: nel corso dello svolgimento della intricata trama varremo a capire che Coste e i suoi uomini sono stati manipolati da un potere economico politico che pur di attuare i propri faraonici progetti è disposto a comprare, insabbiare, sacrificare anche l’onestà e la correttezza.
Coste rischia addirittura di essere arrestato, caduto in una trappola ordita da gente spregiudicata e determinata ad ottenere condizioni che permettano la costruzione di gigantesche infrastrutture “risanando” quartieri periferici di Parigi abbandonati al degrado, al delitto, alla droga, allo sfruttamento feroce della prostituzione.
Il racconto di Olivier Norek non risparmia particolari degni del grand-guignol, corredato com’è da torture efferate, mutilazioni, violenze, che tuttavia risultano congeniali all’ambiente di degrado fisico e morale che circonda la banlieue parigina.
Tuttavia prevale il senso dell’onestà e della lealtà delle forze dell’ordine, fedeli al loro impegno e al loro capo, Victor Coste, solitario e valoroso, tanto da meritare l’attenzione di Lèa Marquant: l’unica concessione che lo scrittore fa ad una probabile liaison sentimentale, che nasce in mezzo alla dissezione di corpi martoriati e all’ossessione di menti devastate da storie troppo dolorose.
Codice 93 è dunque un segreto che poteva essere cancellato. Ma uomini forti e leali, paladini della morale, esistono, almeno nella fantasia dello scrittore, tra i più popolari di Francia.
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