Combo
- Autore: Valentina Avoledo
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2022
Combo di Valentina Avoledo (Calibano Editore, 2022) è un romanzo talmente sincero, diretto, esplicito, realistico, da potersi considerare a tutti gli effetti come un vero e proprio manifesto antirazzista.
Le vicende narrate hanno coordinate storiche e geografiche ben precise: il presente, il nord-est, in particolare il Friuli-Venezia Giulia, la regione di provenienza dell’autrice.
Non si venga tratti in inganno se l’unica data precisa che si incontra nel romanzo è il 2026, anche traslando i fatti narrati in avanti di qualche anno, il risultato non cambia: troppo fedele è la descrizione della realtà in questo sorprendente romanzo d’esordio perché un breve salto temporale ne scalfisca anche minimamente la potenza narrativa o ne incrini l’assoluta validità, ideologica, morale, intellettuale, di fondo.
Combo alterna le vicende di diversi personaggi, appartenenti a tre diversi strati della solita, purtroppo incrollabile, piramide sociale: più in basso troviamo Malik, Fatima, Maryam e altri componenti di una o più famiglie del Medio Oriente, fuggiti dalle atrocità della dittatura politica e agli assurdi limiti dell’estremismo religioso.
Al vertice, in contrapposizione al primo gruppo di personaggi, la famiglia di Cesare Diodato, un politico conservatore e benestante, artefice di una legge che dovrebbe, una volta per tutte, liberare le città dalla “scomodità” della presenza degli immigrati, relegandoli in paesini disabitati e privi di servizi, aggirando così, o credendo di aggirare, il “problema” dell’integrazione tra stili di vita, mentalità, culture, tradizioni, diversi.
Al centro, un unico personaggio: Claudia, maestra di Italiano per stranieri, dove per “stranieri” si intendono gli immigrati, giovani e adulti; è quest’ultima a fare da collante trasversale tra tutti i personaggi del romanzo, destreggiandosi nella burocrazia ottusa e alienante e smascherando i limiti intrinseci delle leggi relative al diritto all’asilo politico e all’acquisizione della cittadinanza italiana.
Sin dai primi capitoli si avverte un senso di estraniazione: l’Italia non viene descritta come il decaduto “Bel Paese” qual è, quale viene percepito, implicitamente o meno, a ogni latitudine politica, ma diviene una Terra Promessa ricca sì di incognite, ma pur sempre fuga e rifugio da sanguinosi fondamentalismi religiosi, incarcerazioni sadiche e barbariche, negazioni ingiustificabili alle più elementari libertà.
Sarebbe riduttivo e semplicistico paragonare l’Italia di Combo all’America dei primi vent’anni del secolo scorso, dove trovarono patria, migliaio più migliaio meno, quattro milioni di emigranti italiani, ma in linea generale il confronto può rendere, almeno vagamente, l’idea della necessità di cercare fuori dal proprio suolo natio il benessere, la sicurezza economica, la salute, la libertà.
Uno dei punti di forza del romanzo è proprio l’immediata capacità di suscitare nel lettore immedesimazione ed empatia verso gli ultimi della società, mettendolo con le spalle al muro e inchiodandolo alle sue responsabilità morali e intellettuali.
L’altro, ovvero gli altri, oppure noi stessi: questa nuova prospettiva offerta dal romanzo mette a nudo le contraddizioni insite nella xenofobia e nel razzismo, e il gran pregio dell’autrice sta nel non scadere nella retorica di convenienza, nel falso moralismo, o nell’arroganza di offrire soluzioni facili a questioni complesse.
I focolai di populismo incendiavano gli sprovveduti, diffondevano un odio incentrato sulle paure preventive, anticipavano scenari apocalittici dove le case venivano svaligiate dai nullatenenti stranieri, le donne violentate per strada dalla foia dell’uomo nero, le chiese sconsacrate dalle abluzioni degli infedeli.
Le difficoltà che incontrano gli immigrati sono racchiuse nella spiegazione del titolo, dove Combo, termine derivato da "combinazione", sta a indicare i matrimoni misti di comodo o anche i figli nati da tali “miscugli” etnici: la rigidità e l’inadeguatezza delle leggi vanno a sporcare, a gettare ombre, anche su quei legami che dovrebbero essere mossi esclusivamente dall’amore.
Pur essendo il suo romanzo d’esordio, Valentina Avoledo si dimostra abilissima nel tessere introspezioni psicologiche profonde e mai banali, riuscendo così a ricamare personaggi trasparenti, schietti, credibili, e a renderli omogenei a una trama che non si riduce a un semplice susseguirsi di eventi, ma lascia sempre spazio a riflessioni più intense e più intime, riuscendo a gestire abilmente il ritmo della narrazione, alternando accelerate improvvise e colpi di scena a pagine maggiormente descrittive o riflessive. Lo stile lineare, né aulico né eccessivamente colloquiale, è arricchito da figure retoriche azzeccate e altamente evocative; alcuni esempi possono essere: “in sella alla speranza”, “il cortocircuito delle sue scelte”, “pulirsi i pensieri”.
I molteplici finali di una trama così composita ed eterogenea sono l’intrecciarsi dei fili tematici delle esistenze dei diversi personaggi di Combo, un romanzo attuale e profondo che chiama in causa, a gran voce, il più nobile dei sentimenti umani: la solidarietà.
Combo
Amazon.it: 14,25 €
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Combo
Lascia il tuo commento